Questa decisione appare offensiva se si considera lo stato di manutenzione delle stesse autostrade, che da tempo versa in condizioni inaccettabili e tende a peggiorare, con gravi rischi per la sicurezza e pesanti ricadute economiche.
C’è da rilevare, inoltre, come questa decisione sarà un altro colpo per le fasce più deboli e per i lavoratori pendolari (considerato anche che alcuni tratti autostradali sono segmenti decisivi della viabilità delle grandi aree metropolitane). Gravi infine saranno le conseguenze sulla sicurezza stradale generale e sull’ambiente, con l’intasamento ulteriore di alcune strade provinciali, in particolare nel periodo estivo.
Rifondazione Comunista avvia da subito una campagna di mobilitazione in tutta la Sicilia per il ritiro dei provvedimenti che hanno stabilito quest’assurdo balzello.
Luca Cangemi, segretario regionale PRC-Sicilia