CAPITALE MESSINA – ATM: più che un fiore all’occhiello dell’Amministrazione, sembra un grande bluff!”
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CAPITALE MESSINA – ATM: più che un fiore all’occhiello dell’Amministrazione, sembra un grande bluff!”

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Documento di CapitaleMessina a firma dell’esperto di Finanza Pubblica Paolo Bitto e del portavoce del Movimento Gianfranco Salmeri.
È abbastanza condivisa nell’opinione pubblica messinese, la profonda sfiducia nei riguardi della gestione dei servizi cittadini da parte dell’Amministrazione comunale. Di fronte al diffuso ed a nostro avviso più che giustificato scetticismo sulle capacità gestionali della squadra del Sindaco, a Palazzo Zanca si citano continuamente, come esempio delle buone capacità di questa Amministrazione, i risultati dell’azienda del pubblico trasporto cittadino. In pratica è l’ATM il fiore all’occhiello di questa Giunta comunale.tabelle-e-grafici_pagina_1
Ma è veramente così? Siamo andati a curiosare nei bilanci dell’ATM per vedere come stanno le cose.

L’amministrazione, per vincere facile, usa confrontare i dati degli ultimi anni (2014 e 2015) con quelli del 2013, cioè il primo anno della gestione Accorinti, che è l’anno con i peggiori risultati in assoluto. Millantando in tal modo performance favorevoli. Se invece proviamo ad analizzare i tre anni precedenti alla gestione Accorinti e cioè il triennio 2010/2012, confrontandone i dati con quelli del triennio 2013/2015 (del 2016 non vi sono ancora dati ufficiali), allora il risultato è totalmente diverso: i dati dell’era Accorinti sono decisamente peggiori.

Entriamo nel dettaglio analizzando i dati con un metodo di comparazione “a specchio” confrontando il biennio 2011/2015, 2012/2014, 2012/2013.
Ebbene, per quanto riguarda i risultati economici si rileva che la vendita dei biglietti nel triennio 2010/2012 ha fruttato più denaro rispetto al triennio successivo (nel 2010 euro 2.722.056, nel 2015 euro 2.302.373; nel 2011 euro 2.526.978 nel 2014 euro 1.768.372; nel 2012 euro 2.083.483 nel 2013 euro 1.789.810)
tabelle-e-grafici_pagina_2Anche la vendita di “gratta e sosta” ha dato risultati migliori nel triennio 2010/2012 (nel 2010 euro 2.591.394 e nel 2015 euro 2.361.628; nel 2011 euro 2.518.066, nel 2014 euro 2.109.718; nel 2012 euro 2.256.474, nel 2013 euro 2.097.674.).
Per quanto concerne i chilometraggi percorsi da autobus e tram nel 2010 si percorrevano complessivamente  Km. 3.959.750, nel 2015 Km 3.348.965; nel 2011 Km. 3.066.001 nel 2014 Km. 2.851.608; nel 2012 Km. 2.740.186 e nel 2013 Km. 2.377.760
Quindi, diversamente da quanto raccontato dall’Amministrazione, le performance economiche, ma anche i chilometri percorsi, con un numero di autobus oltretutto quasi triplicato, sono peggiori nell’ultimo triennio rispetto al precedente.
Se analizziamo la situazione patrimoniale con lo stesso metodo, riscontreremo che per quanto concerne i debiti verso i fornitori nel 2010 l’azienda presentava una esposizione per  euro 11.676.989 mentre nel 2015 per euro 13.948.111;  nel 2011 per euro 12.951.386  e nel 2014 per euro 13.667.336; nel 2012 per euro 13.194.938 e nel 2013 per euro 13.574.200.
Mentre nel capitolo debiti tributari/previdenziali, nel 2010 l’azienda aveva una esposizione debitoria per  euro 16.957.139, nel 2015 per  euro 34.400.367; nel 2011 per euro 14.200.295, nel 2014 per euro 25.633.885; nel 2012 per euro 16.531.186 e nel 2013 per euro 22.151.258.tabelle-e-grafici_pagina_3
Tranne la situazione bancaria, vi è quindi un incremento di tutte le posizioni debitorie nell’ultimo triennio e si rileva particolarmente critica l’esposizione tributaria e previdenziale che  genera oneri finanziari notevoli.
A tal proposito vorremmo  ricordare che uno dei principali motivi che ha spinto l’amministrazione a costituire una nuova società pubblica per la gestione dei rifiuti si deve al fatto che  Messinambiente S.p.A. è gravata da notevoli oneri finanziari dovuti alla enorme massa debitoria tributaria e previdenziale.

Quindi in sintesi nel primo triennio dell’era Accorinti l’ATM ha incassato generato meno ricavi e percorso meno chilometri, con un numero di mezzi superiore, ed ha accumulato più debiti, rispetto al triennio precedente. E ci piacerebbe capirne il perché.

Ed un ulteriore interrogativo nasce dall’analisi della critica situazione finanziaria dell’ATM: è nelle condizioni l’azienda di sopportare il taglio dei trasferimenti dal Comune di Messina nei prossimi dieci anni, come previsto nel piano di riequilibrio, per ben 31.496.700 euro?

17 Marzo 2017

Autore:

redazione


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