“Durante il taglio del nastro dello svincolo di Giostra Accorinti reclama un giudizio sui risultati della sua Giunta. Lo abbiamo accontentato rileggendo il suo programma: ha realizzato appena il dieci per cento del totale dei progetti promessi. Un fallimento su tutti i fronti”. Documento a firma di Pino Falzea e Gianfranco Salmeri
Nel giorno dell’inaugurazione (tardiva) dello svincolo autostradale di Giostra, il Sindaco Accorinti, come anche Crocetta d’altra parte, ha approfittato dell’occasione per lanciare il solito spot elettorale.
Sorvoliamo sulla realizzazione dell’opera: all’amministrazione comunale non possiamo attribuire né particolari meriti per il raggiungimento del risultato, né tantomeno demeriti per il ritardo con il quale si è raggiunto. Ma certamente il Sindaco, con le parole pronunciate per l’occasione, ha lanciato una sfida: “voglio essere giudicato dai fatti, non da chiacchiere o dalle magliette” ha detto, ed a ragione. E noi la sfida la raccogliamo: se guardiamo ai fatti, riteniamo, come la maggior parte dei cittadini, che mai nella sua storia recente la nostra città sia stata così sporca, disorganizzata e caotica come durante l’Amministrazione del Sindaco scalzo. Servizi pubblici inefficienti, macchina burocratica ingolfata, qualità della vita dei cittadini bassissima.
Però, qualcuno potrebbe obiettare che queste affermazioni appartengono alla sfera delle opinioni personali, delle valutazioni soggettive; ed allora facciamo lo sforzo di valutare oggettivamente i risultati dell’azione amministrativa della giunta Accorinti, una operazione, per così dire di fact-checking.
Quindi siamo andati a rileggere il programma elettorale del candidato Sindaco Renato Accorinti, sulla base del quale ha ottenuto il consenso dei cittadini, e ne abbiamo valutato, oggettivamente, i risultati. Non siamo i primi in verità, lo aveva già fatto il giornale Tempostretto tre anni fa, ma non è inutile un aggiornamento.
Dopo la premessa iniziale “l’Amministrazione Accorinti intende attuare un programma quinquennale di governo basato sui seguenti punti prioritari”, il programma si articola in nove paragrafi. Vediamoli nel dettaglio:
Bilancio (Costi della politica e dell’amministrazione, bilancio partecipato, economie di gestione, trasparenza amministrativa, qualità e valutazione). Su sei punti del programma, non ne sono stati realizzati cinque, tra i quali la promessa del taglio degli emolumenti per il Sindaco e per gli assessori, emblematica questa inadempienza, e l’introduzione dei criteri di valutazione della gestione amministrativa.
Interventi per il lavoro e le imprese. Sulle sei iniziative programmate, tra le quali il progetto della cittadella del “Made in Sicily” in Fiera o alla Dogana, neanche una è stata realizzata dalla squadra di Accorinti.
Progetti strategici per lo sviluppo. Su sette progetti tra i quali gli interventi di salvaguardia del territorio e la prevenzione antisismica, la realizzazione della “flotta comunale”, cavallo di battaglia elettorale di Accorinti, ed il “green shipping”, neanche uno portato a compimento.
Assessorato beni comuni, partecipazione, valutazione. Su quattro punti in agenda, due realizzati, parzialmente: la consulta delle associazioni ed il regolamento sui beni comuni.
Servizi sociali. Su sette propositi, due, il piano di zona e la Consulta del volontariato realizzati. Il resto lettera morta, come l’idea di creare spazi di socializzazione in tutti i quartieri periferici o il progetto della città a “misura di bambino”.
Urbanistica e territorio. Uno solo, l’avvio del procedimento di revisione del PRG, su otto è stato realizzato. Tra le mancate promesse dell’amministrazione la riqualificazione della zona falcata, del waterfront e la valorizzazione dei Forti umbertini.
Mobilità, trasporti, energia. Su diciotto progetti, ben quattordici rimasti sulla carta, tra questi la Metroferrovia Giampilieri-Messina, la Metropolitana del Mare ed il miglioramento della mobilità dei disabili in carrozzella.
Ambiente, verde, rifiuti. Su diciassette punti in programma, neanche uno realizzato. Tra questi il progetto “un albero per ogni nato”, gli orti comunali, l’abolizione dei cassonetti, il compostaggio domestico. Non male per una amministrazione “ambientalista”.
Cultura, Scuola, Università, Ricerca. Su diciotto promesse fatte da Accorinti in campagna elettorale, neanche una è stata realizzata, tra queste l’idea di realizzare al Palacultura laboratori musicali, teatrali, o la messa a norma e l’agibilità di tutte le strutture sportive.
Quindi a rapido consuntivo, su novantuno punti del programma elettorale del candidato Accorinti, il Sindaco Accorinti ne ha realizzati solo dieci. Complimenti, ottimo risultato.
L’abbiamo accontentata Sindaco Accorinti, l’abbiamo giudicata dai “fatti” e non dalle magliette: un fallimento su tutti i fronti.
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