“Non è in gioco il premio ‘migliore variante dell’anno’, bensì la sicurezza dei cittadini”. Documento di CapitaleMessina a firma del geologo Giovanni Randazzo.
La difesa d’ufficio della Variante di salvaguardia, ad opera dell’assessore De Cola in risposta alle critiche dei deputati del movimento 5 stelle, ci convince poco.
È vero quello che sostiene l’assessore quando dice: “che la Variante al PRG sia un tema di discussione e dibattito cittadino è ormai un fatto accertato”, e non crediamo che questo debba essere considerato un fatto negativo. Ma è un dibattito monco, viziato dalla scelta scellerata dell’Amministrazione di secretare gli allegati del piano urbanistico.
Tuttavia in linea generale, noi abbiamo espresso e continuiamo ad esprimere preoccupazioni e perplessità basate sul comune senso di responsabilità nei confronti della sicurezza di questa città e dei suoi cittadini.
Purtroppo i recenti alluvionamenti della zona di San Michele, confermano i dubbi nostri e degli altri preoccupati interlocutori.
Alle prime gocce d’acqua, si è creato un alluvionamento locale, conseguenza diretta della pioggia caduta (rain flood), non collegata quindi al bacino sotteso, ma solo alla trasformazione, in negativo, del tessuto urbano.
Ieri a San Michele, domani potrebbe accadere in una qualsiasi delle trenta valli a rischio individuate dal Genio Civile.
Per questa ragione, a fronte di un diffuso impegno di spesa annunciato dall’amministrazione nell’ambito dei diversi piani di finanziamento attivati a livello nazionale e regionale, quello che sembra assolutamente debole è l’impianto pianificatorio che dovrebbe essere condizione necessariamente prodromica a qualsiasi intervento di difesa del territorio.
Quando invochiamo un approfondimento del livello della microzonazione sismica o chiediamo l’applicazione della Valutazione Ambientale Strategica, non lo facciamo perché siamo confusi, o pregiudizialmente ostili, ma perché riteniamo, con assoluta consapevolezza, che questo territorio, assolutamente fragile e troppo sfruttato, necessiti un surplus di attenzione che non è compatibile con la fretta di questa amministrazione a far passare per salvifiche, azioni di sovraoccupazione territoriale.
Non vogliamo entrare con questa nota nel merito di valutazioni tecniche più volte da noi espresse, ma è utile ribadire il convincimento che questa amministrazione dovrebbe accogliere, piuttosto che contrastare le indicazioni del Genio Civile, che si limita a svolgere il proprio compito istituzionale oppure le attività del Dipartimento Regionale Ambiente e la Protezione Civile Regionale che, ognuno per le proprie competenze, sta correttamente operando l’implementazione dei diversi piani di rischio territoriale di propria competenza, avvalendosi della consulenza di Università ed Enti di Ricerca.
Basta con il muro contro muro, qui non è in gioco il premio “migliore variante dell’anno”, bensì la sicurezza dei cittadini.
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