“Se così fosse, sarebbe indispensabile un intervento dei deputati del nostro territorio a tutela degli interessi della nostra città. In caso contrario dovranno renderne conto ai cittadini messinesi”. Documento di CapitaleMessina a firma del portavoce Gianfranco Salmeri e del presidente Pino Falzea.
A proposito di Autorità Portuale. Sembrerebbe, da notizie non ufficiali riferite dalla stampa cittadina, che il Ministro Del Rio non intenda concedere la deroga di 36 mesi alla soppressione dell’Autorità Portuale di Messina prevista dal Decreto legislativo sulla “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle Autorità Portuali”. Contemporaneamente lo stesso Ministro in occasione di un convegno in Campania, si è detto disponibile a concederla all’Authority di Salerno.
Noi continuiamo ad essere ottimisti e non crediamo che il Governo possa usare “due pesi e due misure”, anche perché le performances dell’Autorità di Messina-Milazzo non sono sicuramente inferiori a quelle di Salerno.
Ma se ciò dovesse accadere, non potremmo non stigmatizzare il fatto che una scelta politica dalle gravi conseguenze sull’identità e sull’economia della nostra Città metropolitana si sia realizzata alle spalle dei cittadini, anche in virtù della accondiscendenza o della ininfluenza di larga parte della classe politica messinese.
Quasi nessun esponente politico, infatti, si è mobilitato sinora per evitare questo grave danno per il nostro territorio. Solo silenzi, silenzi “complici”, per citare le parole di Lucio D’Amico sulla Gazzetta del Sud.
Così non è stato invece nelle altre realtà sede di Autorità portuali, nelle quali rappresentanti politici appartenenti a partiti, sia di maggioranza che di opposizione, senza distinzioni, si sono battuti con forza per la sopravvivenza della propria Autorità portuale.
E per citare solo alcuni nomi: il Sindaco Vincenzo Napoli ed il senatore Filippi a Salerno, il senatore Silvio Lai a Porto Torres, tutto il Partito Democratico a Savona, hanno lottato per la difesa del proprio sistema portuale.
Ma ancora c’è tempo, c’è tempo perché i parlamentari del nostro territorio, soprattutto quelli che hanno accesso alla stanza del Ministro, facciano almeno questa volta un’azione di lobbying per la difesa degli interessi della nostra città, propugnando la concessione della proroga all’ Autorità Portuale di Messina, dimenticando prese di posizione ed interessi di parte.
Trentasei mesi utili per lavorare sulla definizione del futuro dello scalo in termini di rilancio, tanto sul fronte del traffico dei passeggeri che su quello del traffico delle merci, ed inoltre perché si possa avere il tempo per definire i percorsi della riqualificazione della Cittadella fieristica e della “Zona Falcata”.
In caso contrario stiano certi che dovranno renderne conto ai cittadini messinesi, e CapitaleMessina non esiterà un istante a chiedere ai parlamentari locali le ragioni delle loro scelte od omissioni.
Grande successo domenica 15 dicembre al Salone Borsa della Camera di Commercio di Messina per…
Il fermo tra Sant’Agata e Buonfornello. il camion trasportava metano (altro…)
A Brolo, un nuovo tentativo di truffa è stato sventato grazie alla prontezza e alla…
Ritorna, a Barcellona PG, il presepe di Serena Lo Conti: un’opera d’arte tra tradizione e…
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…