Arte Moda Viaggi

CAPO D’ORLANDO – Allo Spazio Loc la mostra di Keith Haring “Black & White Crack” e Downtown ’81 docu-film sulla vita di Jean-Michel Basquiat di Edo Bertoglio a cura di Davide Di Maggio

Opening: Sabato 17 agosto 2024 – H 19:00

Dopo le mostre di Yoko Ono, Takashi Murakami, e il Festival del video internazionale, lo spazio Loc di Capo d’Orlando continua la collaborazione con Davide Di Maggio con la mostra “Black & White Crack” dell’iconico artista americano Keith Haring. Un’occasione per entrare in contatto con le opere dell’artista forse più conosciuto e seguito degli anni ’80, interprete del graffitismo metropolitano di periferia, della subcultura di strada e dell’allora diffuso spirito multietnico, un’autentica leggenda elevata al rango d’icona.

Haring incarna la figura del genio isolato dalla mediocrità che vive seguendo solo il proprio istinto e nessuna regola, disposto a sacrificare qualsiasi cosa pur di realizzare i propri sogni.

In mostra, una ventina di opere su carta, provenienti dalla importante collezione di Enrico Pedrini (1940-2012), e il docufilm del film-maker svizzero Edo Bertoglio, Downtown ’81, che ripercorre la vita di Jean-Michel Basquiat in quegli anni ferventi. Enrico Pedrini è stato attento interprete, collezionista, ma soprattutto un appassionato del mondo dell’arte. Fin dal 1969 si è interessato al movimento dell’Arte Concettuale seguendo gli artisti Bernar Venet, Art&Language, Victor Burgin, Giuseppe Chiari, e al Movimento Antropologico nei lavori di Claudio Costa e Antonio Paradiso. Ha seguito come studioso, collezionista e recensore di testi, i vari movimenti Dada, Fluxus, Minimal, Arte Povera, Azionismo Viennese, Subway Art. E’ stato anche un assiduo sostenitore del movimento della Graffiti Art Americana, e soprattutto di Keith Haring, con il quale ha intrattenuto stretti rapporti di amicizia fino alla morte di quest’ultimo.

Keith Haring è un eroe postmoderno che colpisce profondamente l’immaginario collettivo contemporaneo. A trentaquattro anni dalla sua morte i giovani d’oggi continuano ad accoglierlo come un idolo intramontabile, quasi fosse una rock-star, una luccicante meteora alla stregua di Jim Morrison, di Ian Curtis e di Jean-Michel Basquiat.

Attraverso una selezione di disegni su carta, rivive nella mostra il suo segno palpitante, l’irruenza, l’ecclettismo e la feroce energia. Nonostante la sua morte prematura, dovuta all’AIDS, l’immaginario dell’artista americano è diventato un linguaggio visuale universalmente riconosciuto del XX e XXI secolo. Le sue opere fanno ricorso a uno stile immediato e festivo e sono popolate da personaggi stilizzati e bidimensionali, quali bambini, cani, angeli, mostri, televisori, computer, figure di cartoon e piramidi.

La versatilità delle opere di Haring trascende i mezzi espressivi tradizionali, tanto che per dare sfogo al proprio inesauribile estro artistico egli non esitò a sfruttare qualsiasi elemento avesse

portata di mano: le sue opere sono tracciate su muri, carrozzerie di automobili, teloni in vinile, capi di abbigliamento, carta, plastica recuperata dagli scarti, e tela. Haring, infatti, perseguiva un modello di «arte per tutti», desiderando di mettere le proprie opere a disposizione del più grande pubblico possibile; ciò era possibile soltanto portando l’arte al di fuori dai musei e dalle gallerie, e ignorando le regole imposte dal mondo del mercato. Per ironia del destino, le sue opere dopo morto, sono diventate tra le più care sul mercato.

Una delle opere più significative di Haring è stata “Crack is Wack” (il crack è pazzesco), un murales che keith Haring dipinse ad Harlem a New York nel 1986, con l’obbiettivo di denunciare la piaga dilagante del crack, una droga molto più economica della cocaina che ha creato gravissimi danni. Un’opera profetica ed un pensiero lungimirante quello dell’artista americano, vista la tragedia che in tempi odierni un’altra droga, ancora più economica, il Fentanyl, sta creando negli Stati Uniti e in quasi tutto il mondo. Haring, si dimostrò sempre assai sensibile al tema dell’AIDS. “Black & White Crack”, vuole essere un omaggio all’artista e al tempo stesso un monito per le nuove generazioni, sui reali e grandi danni che l’uso di sostanze stupefacenti, quali esse siano, producono sulla salute e si ripercuotono a cascata sulla società odierna già fortemente minata. Questa battaglia contro il crack, non bastò ad Haring, che alla fine contrasse ugualmente il virus; l’artista aveva comunque già da tempo accolto l’eventualità di risultare positivo, avendo affermato di «camminare sulla linea molto sottile che divide la vita dalla morte» per via della «promiscuità presente in ogni angolo di New York».

La sua salute si fece via via sempre più precaria, fino a quando gli fu persino impossibile dipingere. L’ultima opera pubblica che eseguì fu Tuttomondo, sulla parete esterna del convento di Sant’Antonio a Pisa; si tratta dell’ultimo inno alla vita di Haring, e di uno, come lui disse, dei «progetti più importanti che abbia mai fatto». Malgrado la salute declinante, inoltre, Haring fondò la Keith Haring Foundation, che si propone di continuare la sua opera di sostegno alle organizzazioni

a favore dei bambini e della lotta contro l’AIDS. Haring morì a New York nel 1990.

Le opere di Keith Haring, sono presenti nelle collezioni più importanti nel mondo ed esposte nei grandi musei d’arte internazionali di riferimento in tutto il mondo.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione il Comune di Capo d’Orlando, il Sindaco Dr. Franco Ingrilli e l’Assessore alla cultura Giacomo Miracola

La Maurizio Caldirola Arte Contemporanea di Monza La Fondazione Mudima di Milano

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

PARALLELO SUD – Il testo di Mariangela Gallo e Dominga Rando inserito nel progetto di lettura dell’Antonello di Messina

“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)

20 ore ago

KOJI CRISA’ – A Patti la sua mostra di ceramiche visitabile sino a venerdì

Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…

21 ore ago

FICARRA 4.ZERO – Aria di Natale: i Commercianti promuovono gli acquisti che valorizzano il territorio

A Ficarra si respira un’aria di Natale speciale, fatta di tradizioni, sapori e solidarietà verso…

21 ore ago

MESSINA AD ATREJU – Presente!

La delegazione messinese e nebroidea di Fratelli d’Italia ad Atreju,: “Un'occasione unica per la crescita…

21 ore ago

PD MESSINESE – Domenico Siracusano: “Serve una pacificazione vera e unitaria”

Domenico Siracusano, esponente del Partito Democratico, è intervenuto con una dichiarazione sulle recenti vicende legate…

22 ore ago

GIOIOSA MAREA – Sotto l’Albero la polizia municipale trova l’auto nuova

Consegnata l’auto in dotazione alla Polizia Municipale e acquistata nell’ambito del progetto “Spiagge Sicure”. (altro…)

22 ore ago