E’ questa il sintesi la diagnosi sul “malato”. Ci sono rimbrotti, tensioni, ma nessuno vuol realmente “rompere”. E l’opposizione sta lì ad evidenziare questo clima.
Franco Ingrillì,il sindaco, ieri ha presentato ieri sera ha presentato al “consiglio” la nuova giunta, quella venuta fuori dopo il rimpasto della scorsa settimana. E’ stata l’occasione di fare il punto tra quanto fatto e quello in itinere vedi i progetti in fase di definizione – le fognature di Scafa, il parcheggio multipiano le palestre delle scuole di Vina e del centro-.
Ma il sindaco non ha avuto un assemblea completa ad ascoltarlo.
Tre dei quattro consiglieri della Lista Orlandina e la consigliera Enza Giacoponello hanno infatti lasciato lasciato l’aula. Un chiaro segno di dissenso sulle scelte fatte a partire dalla nomina ad assessore di Aldo Leggio (nonostante le sue mancate dimissioni da consigliere) ed alla scelta di Sara La Rosa al ruolo di assessore, a posto di Rosario Milone. Una scelta fatta in splendida solitudine senza chieder conto al gruppo.
Fabio Colombo . capogruppo dei dissidenti – ha invitato tutti, ma sopratutto il sindaco, a far rispettare i patti preelettorali. Di fatto chiedendo le dimissioni di Leggio da consigliere. Coisa fatta anche dalla consigliera Linda Liotta.
Aldo Leggio ovviamente non ci sta. Ha fatto – dice – una scelta – quella di entrare in giunta – solo per spirito di servizio ed ha presentato una lettera di rinuncia ad ogni indennità per il compito che andrà a ricoprire da assessore.
Ma da tutti è venuta chiara la volontà di realizzare i punti di programma.
Quindi si va avanti lo stesso.
I consiglieri Sanfilippo e Alessio Micale, hanno evidenziato il clima politico e le contraddizioni che stanno caratterizzando questa maggioranza e Daniela Trifilò – sempre dall’oppozione – si è detta certa che alla base dello scollamento della maggioranza c’è la questione economica delle disponibilità dei vari capitoli di bilancio.