Il comune di Capo d’Orlando al capolinea. Rischia di andare in default. Una montagna di debiti per quasi 20 milioni di cui, però, quasi la metà compensata da crediti. Ma il indaco non demorde ““non ci sarà dissesto finchè sarò sindaco. Lavorerò per risanare i conti e se dovessi fallire mi dimetterò immediatamente”.
Le foto sono di Natale Arasi
Una montagna di debiti… a disegnare uno scenario economico preoccupante è stato lo stesso sindaco Franco Ingrillì nel corso di una conferenza stampa, affollatissima, svoltasi ieri nell’aula consiliare orlandina.
Ingrillì ha parlato di “situazione pesante” dovuta a debiti complessivi per quasi 20 milioni di cui, però, quasi la metà compensata da crediti, dove ad aggravare il tutto sono i 6 milioni di decreti ingiuntivi notificati all’Ente per pagamenti tra il 2012 ed il 2015.
Su 5 milioni e 200.000 euro il comune presenterà opposizione (si tratta in larga parte di crediti richiesti da società di forniture elettriche) mentre sulle richieste per le quali il Comune non si opporrà (per circa 1.170.00 euro) ci sono 870.000 per la discarica che l’ente ha iniziato a pagare.
La strategia per venir fuori dalla crisi sarà quella di “lacrime e sangue”.
Ingrillì ha annunciato di proseguire con l’azione di risanamento e tagli pesanti alla macchina amministrativa.
e Poi recupero delle imposte comunali non pagate e dall’internalizzazione di alcuni servizi e dal rispetto degli impegni da Regione e Stato che hanno ridotto i trasferimenti del 70% negli ultimi anni.