Nota dei Consiglieri di opposizione Mangano, Gazia, Scafidi e Liotta
Siamo giunti al terzo atto, non di quella che potrebbe apparire una rappresentazione teatrale, bensì dell’Operazione Verità, una vera e propria impresa che fotografa la drammatica realtà dello stato in cui versano i conti del bilancio del Comune di Capo d’Orlando, ridotto ad una gruviera per mano di chi l’ha amministrata nei lustri trascorsi ed oggi ad opera del sindaco Ingrillì, in continuità, sta mortificando una cittadina che era l’orgoglio del comprensorio dei Nebrodi e non solo.
Senso del dovere, coerenza, determinazione e ricerca della verità al servizio della nostra comunità, sono queste le componenti che ci hanno spinto e che ci spingeranno oltre per proseguire nella mission intrapresa e che, senza tema di smentita, ha fatto sì che, finalmente, si potesse intravedere la luce, della trasparenza e legalità, in fondo al tunnel, dal quale questa responsabile opposizione intende, con tutte le sue forze, a far uscire la nostra Capo d’Orlando per dare il via ad una nuova stagione di trasparenza.
Questo terzo incontro con la stampa, quindi, parte da un dato di fatto, un punto fermo: la risposta incassata dai noi 4 consiglieri comunali da parte del Dipartimento Regionale Coordinamento di Vigilanza e Controllo degli Enti Locali. L’Ufficio Ispettivo con nota del 12 marzo prot. n. 3972, infatti, ha risposto alla richiesta di pareri e documenti riguardo all’ approvazione Rendiconto 2019 e Ripiano disavanzo di amministrazione 2019 su segnalazione da parte dei qui presenti consiglieri comunali Renato Mangano, Linda Liotta, Felice e il sottoscritto. La nota è a firma del Dirigente del Servizio dott. Santo Ciccarelli e del Funzionario Direttivo dott. Vincenzo Raitano e consiste in un invito al Segretario Comunale dell’Ente paladino a “fornire un circostanziato rapporto sui fatti riportati nella richiamata comunicazione, unitamente ad ogni valido elemento, avendo cura di evadere la richiesta entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione della presente”; inoltre nella nota è stato evidenziato che “trascorso infruttuosamente il termine sopra assegnato o, nel caso di parziali o insufficienti elementi di risposta, questo ufficio valuterà l’opportunità di attivare un apposito intervento ispettivo”.
Noi 4 abbiamo creduto e crediamo nelle Istituzioni, comunali e sovracomunali, i fatti ci hanno dato ragione, con il concreto riscontro degli Uffici preposti al Controllo, che hanno dato seguito ai nostri reiterati, puntuali e circostanziati rilievi riportati nelle note del 26.01.2021- prot. n. 2708, del 10.02.2021 – prot. n. 4153, del 15.02.2021 – prot. n. 4689 e del 06/09.03.2021 – prot. n. 7085.- e che fanno seguito a quelle per il “Bilancio di Previsione 2020”. Ovviamente quest’ultimo tassello dell’Operazione Verità è importante ma frustrante per noi e per i concittadini perchè consolida la considerazione che le casse comunali versano in cattivissime acque, come un’imbarcazione lontana dal porto, con la poppa già a fior d’acqua e la prua che annaspa nel restare fuori dalle onde.
Siamo però speranzosi di un cambio di “rotta” da parte dell’Amministrazione vista la virata in extremis, per restare in tema navale, fatta con delibera di G.M. n. 36 del 04.03.2021 “Atto di Indirizzo a seguito dei verbali 45/2021 e 46/2021 del Collegio dei Revisori sul Rendiconto 2019”.
Ahinoi che alcuni dei responsabili degli Uffici Comunali, già “protagonisti”, siano divenuti comparse e si siano defilati per lasciare la regia a chi non avrebbe la loro stessa competenza. Potremmo dire, usando un eufemismo, gli imprevisti della diretta!
Gli eventi che si sono consumati negli ultimi mesi riportano alla mente, per dare l’idea del modus operandi degli attori (Ragioniere, Segretaria Generale e Commissario ad Acta) un proverbio che recita: “non c’è più sordo di chi non vuol sentire” e ciò che è più imbarazzante è “l’arroganza nel voler ignorare” non perchè ignora perchè si è di fronte all’evidenza dei fatti! Cui prodest?
Vi è chiaro adesso il motivo che ci ha spinti ad incontrare nuovamente la stampa? Voi siete il tramite tra noi consiglieri e la nostra attività e la popolazione che attende risposte. Ed era necessario proprio per spiegare il significato dell’atto di indirizzo inviato dal sindaco al responsabile del Servizio Economico-
Finanziario incaricato di:
a) prendere atto dei rilievi formulati dal Collegio dei Revisori dei Conti;
b) predisporre la proposta di revoca della delibera di Giunta Municipale n. 187 del 15.12.2020, avente ad oggetto “approvazione schema di rendiconto 2019”;
c) riformulare un nuovo schema di rendiconto da sottoporre alla Giunta Comunale e da trasmettere al Collegio per la formulazione di una nuova relazione”;
Quindi per riepilogare: l’Amministrazione Comunale attiva dopo avere preso atto e “legittimato” l’attività ispettiva e propositiva condotta dagli scriventi, nella direzione di fare chiarezza sui conti
dell’Ente, nonché le risultanze della conferenza dei capigruppo consiliari tenutasi lo scorso 24 febbraio, partecipata dal commissario ad acta, dott. Giovanni Cocco e l’informazione pubblicizzata a mezzo conferenza stampa del 1 marzo scorso, ha manifestato interesse ad ottemperare alle indicazioni impartite dall’Organo di Controllo.
Lungi da noi dubitare sulle indiscusse competenze professionali degli “attori”, che proprio per questo vorremmo non fossero retrocessi a comparse da avanspettacolo, dall’imbarazzante risultato tragicomico. Ed allora è bene fare chiarezza, che, in ambito pubblico, declina in trasparenza e legalità, le pietre angolari dello stato di diritto che noi pretendiamo affermare!
Pertanto, per amore di verità, rispetto delle Istituzioni, non possiamo esimerci dal porre l’accento sugli atteggiamenti posti in essere nell’ordine dal nominato commissario ad acta, dott. Cocco, dalla Segretaria Generale, dott.ssa Carugno, dalla responsabile dell’ufficio economico finanziario, dott.ssa Micale e da ultimo, ma non proprio, dall’esperto del Sindaco, dott. Antonino Colica che, per restare in tema, hanno dato vita ad un “esilarante” siparietto “tragicomico” il cui scritto teatrale-drammatico è dato dal verbale “informale” del 4 febbraio 2021 a cui hanno partecipato anche il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale e l’Assessore Sergio Leggio.
In buona sostanza, si è consumata, all’evidenza degli atti, l’aberrante disinvolta confusione dei ruoli rappresentati da una parte dal nominato commissario ad acta, dott. Cocco, e dall’altra dall’amministrazione attiva, in tutte le sue articolazioni politico-amministrative, e ciò in spregio ALLA VIGENTE NORMATIVA CHE, inoltre, dispone che il commissario possa provvedere anche all’approvazione dell’atto in sostituzione dell’organo consiliare, OVVERO A PREDISPORRE LO SCHEMA DI RENDICONTO DI COMPETENZA DELLA GIUNTA COMUNALE.
Infatti, nel sopra menzionato verbale si legge “…si concorda l’iter da seguire per riscontrare i verbali….”, ergo, il commissario ad acta si spoglia, motu proprio, dal ruolo per il quale è stato nominato per indossare quello di consulente dell’Amministrazione Ingrillì, già messa in mora nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno appena trascorso, per la mancata, definitiva, predisposizione dello schema di rendiconto 2019.
E allora sorge spontanea la domanda: Perchè il Commissario ad acta, nella persona del dott. Cocco, si è arbitrariamente concessa la “licenza” di non osservare le disposizioni di legge che regolano il mandato ricevuto che si sostanzia, nel caso di specie, nei poteri di agevolare la predisposizione dello schema di bilancio da parte della giunta municipale, e non quello di ostacolare l’attività ispettiva e di controllo dell’attività dell’amministrazione Ingrillì, da parte dei 4 consiglieri comunali, nonchè di sostituirsi alla stessa con la richiesta di convocazione del consiglio comunale, nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia e delle disposizioni statutarie e regolamentari del Comune di Capo d’Orlando. Tutto ciò certificato dalla Segretaria Generale con la richiamata nota di riscontro alle richieste dell’Ufficio Ispettivo del Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali. E’ di solare evidenza che ad oggi si naviga a vista e, quel che più inquieta, con al timone un comandante che non riesce ad individuare le coordinate di navigazione, se è vero come è vero che si è passati da un avanzo di amministrazione presunto disponibile di oltre 700 mila euro, ad un disavanzo da ripianare di oltre 9 milioni di euro, per poi, da ultimo determinare un disavanzo da ripianare di oltre 23 milioni di euro , diconsi 23 milioni.
A tutto ciò, non può essere sottaciuto, va considerato che, di fatto, il commissario ad acta è stato a sua volta “commissariato” dalla giunta municipale, allorquando con atto di indirizzo del con delibera di G.M. n. 36 del 4.03.2021, procedura questa del tutto anomala, ha bocciato lo schema di rendiconto 2019 che presentava un disavanzo di oltre 9 milioni, clamorosamente sostenuto favorevolmente e con convinzione dal menzionato commissario!
Ad hoc: Imbarazzante!
E poi, che dire dell’agire della Segretaria Generale, investita direttamente dall’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, per fornire dettagliati ed esaustivi chiarimenti in ordine ai molteplici rilievi mossi dai consiglieri di opposizione Mangano, Gazia, Liotta e Scafidi, formalizzati all’indirizzo dell’Ufficio Ragioneria, si è astenuta dal fornire i dovuti chiarimenti, limitandosi a ordinare in colonna, senza alcuna nota esplicativa, gli estremi delle note con i relativi allegati, in palese inottemperanza alle richieste dell’ufficio ispettivo. Mai e poi mai avremmo voluto assistere a questo mesto “atto teatrale” di figuranti.