Ricordata la figura di Francesca Serio, madre del sindacalista socialista Salvatore Carnevale
Si è svolta ieri pomeriggio, sabato 27 novembre 2021, a Capo d’Orlando, nel funzionale Spazio LOC (ex sala della Pinacoteca della Biblioteca comunale), nell’attento rispetto della normativa anti Covid, la settima edizione del premio “Francesca Serio”.
Davanti ad un uditorio gremito e attento, organizzato dal Circolo Socialista Nebroideo Indipendente “Italo Carcione”, in collaborazione, in quest’edizione, con l’Istituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana – xQS, l’Associazione Nazionale Amici di Attilio Manca (A.N.A.A.M.) e il sodalizio Ipotesi, 3, ha prima preso la parola per un saluto istituzionale a nome dell’Amministrazione orlandina, l’Assessore alla Cultura, Sport e Turismo, Giacomo Miracola, con una riflessione per nulla di maniera sull’importanza del contrasto al fenomeno mafioso.
Poi è intervenuto il presidente del Circolo Socialista Nebroideo Indipendente” Italo Carcione”, Fabio Cannizzaro, che ha ricordato ai presenti le ragioni che animano questo premio antimafia che nel tempo è divenuto un appuntamento sempre più atteso e partecipato.
Cannizzaro ha ricordato la figura di Francesca Serio, madre del sindacalista socialista Salvatore Carnevale, ripercorrendo in modo sintetico quanto completo, la storia di questa donna che lottò tutta la vita per ottenere giustizia contro i mafiosi che a Sciara, nel palermitano, avevano barbaramente assassinato il figlio il 16 maggio del 1955.
È stata, poi, l’occasione per una comparazione puntuale tra la storia di Francesca Serio e quella di un’altra madre in lotta per la verità sull’assassinio mafioso del figlio, Felicia Bartolotta.
“Pur in fasi storiche diverse– ha sottolineato Cannizzaro – varie ed evidenti sono le analogie tra le storie di queste due madri siciliane, ambedue impegnate senza sosta nella ricerca di una verità processuale ma anche politica rispetto agli assassini dei propri figli, Salvator Carnevale e Peppino Impastato”.
Particolarmente apprezzati sono stati, inoltre, i contributi offerti dagli studenti di due Istituti del comprensorio e segnatamente dagli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado della classe II B dell’Istituto Comprensivo di Torrenova coordinati dalla prof.ssa Carmen Maugeri e da alcune alunne della classe III A dell’indirizzo classico del Liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando coordinate dalla prof.ssa Anita Paparone.
Si è così potuto constatare con soddisfazione come le giovani generazioni ben comprendano e sappiano rendere, oggi più di ieri, il senso più vivo e vero della lotta di queste due donne contro la mafia alla ricerca di giustizia e verità.
E’ seguito, poi, un breve ma interessante e toccante collegamento telefonico con Angela Manca, mamma della vittima di mafia, l’urologo Attilio Manca, che ha ribadito con ferma dignità la sua volontà di continuare nella sua lotta perché si giunga alla verità sull’assassinio mafioso del figlio.
Ha, quindi, preso la parola Mimmo Cosentino, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista, che ha portato una sua viva testimonianza sul clima, politico e non solo politico, in cui maturò l’assassinio mafioso di Peppino Impastato e sulle successive mobilitazioni per la verità su questo assassinio.
Cosentino ha sviluppato, inoltre, una riflessione sul valore attuale di una lotta antimafia che può e deve mantenere la propria connotazione sociale sfuggendo ad istituzionalizzazioni o ingessature formalistiche.
In questa chiave Cosentino ha voluto plaudere ad una iniziativa come quella del Premio “Francesca Serio”.
E’ poi intervenuto lo scrittore Luciano Armeli Iapichino che ha posto la questione non di poco conto dello stato in cui versa oggi l’azione di “certa” antimafia sempre meno capace di essere all’altezza del compito che le spetta esprimendo, a tal proposito, il suo vivo sdegno etico e morale.
Si è, quindi, proceduto alla consegna del Premio “Francesca Serio” assegnato in questa VII edizione a Luisa Impastato.
La motivazione è stata letta dal prof. Fabio Cannizzaro e si è, quindi, contestualmente proceduto alla consegna della pergamena commemorativa e di un omaggio floreale.
Interessante, emozionante è stato, poi, l’intervento della premiata, Luisa Impastato, che ha ringraziato per il riconoscimento, apprezzando che un simile premio fosse dedicato alla memoria di una donna come Francesca Serio nella quale ha trovato sempre punti di contatto con la lotta della nonna Felicia.
Nel suo intervento Luisa Impastato ha ricordato le vicende che hanno portato, prima, all’assassinio dello zio Peppino e, poi, la lotta della nonna Felicia ma anche l’impegno suo, del padre Giovanni e dei tanti compagni e compagne che sono stati loro vicini, fra i quali Umberto Santino.
Un uditorio attento, partecipe l’ha ascoltata in un silenzio rotto infine solo da un applauso tanto forte quanto protratto.
Da segnalare, a latere, anche un contributo anche del sindaco di Torrenova, Salvatore Castrovinci, che ha sottolineato l’importanza di simili iniziative soprattutto quando coinvolgono anche le giovani generazioni.
La manifestazione è stata conclusa dal presidente del Circolo Socialista Nebroideo Indipendente” Italo Carcione”, Fabio Cannizzaro, che ha dato appuntamento a tutti alla VIII edizione del Premio “Francesca Serio”.