Italia Nostra Presidio Nebrodi ha inviato una nuova sollecitazione per l’apposizione del vincolo storico e architettonico alla Cappella Sciacca, situata nella frazione Scala di Patti.
La nota, di questi giorni, è stata indirizzata alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, al Servizio Tutela e Acquisizione del Dipartimento dei Beni Culturali di Palermo e all’Assessore Regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
L’associazione culturale aveva già lanciato l’allarme nel novembre 2022, denunciando il grave degrado della cappella gentilizia, che si trova in condizioni di abbandono, con crolli e vegetazione invasiva. In quell’occasione, Italia Nostra aveva richiesto un sopralluogo urgente per procedere con l’apposizione del vincolo, ritenendo il monumento una preziosa testimonianza dell’architettura funeraria dei primi del Novecento.
La storia
La Cappella fu costruita nel 1902 dalla principessa Marianna Merlo per ospitare le spoglie del marito, il Barone Domenico Sciacca, noto parlamentare e sottosegretario di Stato per l’agricoltura durante il governo Crispi, deceduto nel dicembre 1900. La struttura, con il suo imponente timpano che sovrasta l’ingresso, le quattro semicolonne con capitelli corinzi e l’architrave decorato con fregi floreali, rappresenta un notevole esempio di architettura funeraria. Originariamente vi era anche una statua in pietra, oggi scomparsa, e lo stemma della famiglia campeggia ancora sulla sommità.
Dal dopoguerra, tuttavia, la Cappella Sciacca ha subito un lento declino, con il degrado che si è accentuato nel corso dei decenni fino a giungere alla situazione attuale di rovina.
L’iter lento e inconcludente
Nonostante la richiesta di vincolo presentata nel 2022 e il conseguente avvio del procedimento da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, Italia Nostra lamenta l’assenza di progressi concreti. A distanza di due anni, il vincolo storico e architettonico non è stato ancora apposto, lasciando il monumento in balia delle intemperie e del degrado. Nel maggio 2023, durante un convegno organizzato da Italia Nostra sul recupero della Cappella Sciacca, molte istituzioni pubbliche e private avevano manifestato solidarietà e impegno a intervenire. Tuttavia, le promesse fatte in quella sede non hanno portato a interventi concreti, lasciando inalterata la situazione di abbandono.
L’appello
Di fronte al perdurare dell’inazione, Italia Nostra Presidio Nebrodi ha rinnovato l’appello all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana e alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina affinché si intervenga con urgenza. L’associazione sottolinea l’importanza di tutelare questa testimonianza del passato per evitare che il suo crollo definitivo comporti anche la perdita della memoria storica della comunità. La situazione della Cappella Sciacca, con il suo valore architettonico e storico, rappresenta un caso emblematico della necessità di interventi tempestivi per la salvaguardia del patrimonio culturale siciliano.