Buongiorno a tutti – esordisce Carmelo Paratore ne l post pubblicato stamani sulla sua pagina facebook e che pubblichiamo integralmente –
Come ormai avrete capito raramente esprimo ciò che penso in un social e maggiormente rispondo alle domande che vengono poste.
Il motivo è altrettanto valido come le domande che fate.
Il primo motivo perché, da quando ricopro una carica pubblica elettiva, amo dire ciò che penso, spesso per iscritto con tanto di firma, nel posto idoneo e cioè in Consiglio Comunale, e questo per evitare che venga travisato o strumentalizzato ciò che uno pensa.
Poi in campagna elettorale ho scritto ciò che pensavo di fare se fossi stato eletto vostro Sindaco e spero di averlo esplicitato più dettagliatamente durante i comizi che abbiamo fatto.
Adesso ho il “dovere” di dimostrare se sono capace di attuare ciò che ho programmato.
Però desidero evidenziare che durante tutta la campagna elettorale non ho mai promesso che avrei fatto tutto in “sette” giorni, in questo c’è riuscito solo il nostro Creatore Dio e noi per premio l’abbiamo crocifisso.
Di contro ho invece promesso che in sette giorni avrei completato la Piazza Principe Romeo. FATTO!!!!
Il secondo motivo, quello di rispondere raramente alle vostre domande, non è perché non le leggo o ancora peggio perché sono diventato superbo o arrogante, ma solamente perché ne faccio tesoro e cercare di applicarmi nel risolvere i problemi che mi ponete.
Però, dopo il cataclisma di ieri pomeriggio per solo un’ora di forte acquazzone estivo, mi consentite di fare una riflessione ad alta voce, dopo avere avuto la contezza ancora approssimativa di come è fragile il nostro territorio.
Cosa può fare un normale essere umano, seppure collaborato da veri amici (oggi consiglieri comunali, assessori o solo amici) e da qualche sporadico impiegato Comunale che seppure non pagato sente il “dovere” per senso di responsabilità di dare il suo contributo, anche se fuori orario e tralasciando i propri impegni familiari, quando ci si trova di fronte ad una situazione catastrofica, come quella in cui ci troviamo noi:
– totale assenza di raccolta di acque bianche sia perché le caditoie stradale dopo l’alluvione del 2008 non sono state più pulite e quindi la maggior parte sono ostruite, sia per la mancata attuazione del completamento della rete di raccolta delle acque bianche che non consente di defluire a mare e quindi forza maggiore si riversa nella rete di raccolta acque nere, ostruendo in tal modo anche quest’ultima.
– assenza totale di sistema di sollevamento raccolta acqua sia bianche che nere, in quanto nella rete di raccolta acque bianche i pozzetti di sollevamento posti in via Verde sono privi delle idrovore, seppure regolarmente comprate illo tempore ed ora in disuso non più utilizzabili; per quanto attiene invece le pompe di sollevamento della rete di acque nere che, anche senza temporale, vanno in tilt quotidianamente in quanto obsolete, inidonee al forte consumo di questo periodo, e senza nemmeno la presenza di una pompa sostitutiva.
– Assenza di un automezzo Comunale (autoespurgo) atto alle emergenze, come in questo caso. Siamo dovuto ricorrere a farcelo prestare dal Comune di Oliveri (non entro nel merito della fine di quello in possesso del nostro Comune in quanto è stato oggetto di parecchie interrogazione nel passato Consiglio Comunale).
Mi limito solamente a questa problematica perché se no diventerei monotono, noioso e potrebbe sembrare che cerco di accampare scuse anch’io nel caso non riuscissi a realizzare ciò che ho programmato.
Vi chiedo invece di avere un po’ di pazienza, di dare un di collaborazione per ciò che può competere ad ognuno di noi e se poi volete sentire ciò che veramente noi pensiamo di fare per la soluzione di questi e dei tanti altri problemi che ci sono, vi invito a partecipare ai prossimi Consigli Comunali.
Grazie a tutti.
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