Riceviamo e Pubblichiamo in maniera integrale la lettera aperta ai cittadini del Comune di Sant’Agata Militello.
Rilevo con grande amarezza di essere stato, ancora una volta, trascinato in una polemica che non mi appartiene minimamente.
Il solito giornale online che non si può certamente definire imparziale e che, invece, al contrario, si può affermare, senza tema di smentita, che fa riferimento alla parte politica di opposizione alla Amministrazione comunale, ha pubblicato, in prima pagina, un articolo che ha titolato: “Sottile, i precari e la stabilizzazione che non c’è. La bacchettata di Castrovinci”.
Un tentativo puerile di cambiare le carte in tavola, attribuendomi la responsabilità di “avere annunciato con comunicati ed articoli trionfalistici e con un’abile strategia comunicativa” una notizia che non ho mai dato: la stabilizzazione dei lavoratori precari.
E il giornale on line partigiano si è, se possibile, superato con la seconda parte di quel titolo: “La bacchettata di Castrovinci” lasciando intendere che la bacchettata fosse indirizzata a me. Si legge infatti: “A dare forma e sostanza ai dubbi di molti arriva adesso un post pubblicato su Facebook proprio da uno dei sindaci del comprensorio, il primo cittadino di Torrenova, stizzito, Salvatore Castrovinci.
Mentre il collega di Torrenova chiarisce, senza alcun dubbio interpretativo, di “trovare inconcepibile quanto letto su un sito di informazione” e lo cita anche, ma i giornalisti dello schieramento avversario non se ne sono accorti. Gli sarà sfuggito.
Nella sostanza invece si è trattato, per l’ennesima volta, della solita posizione polemica, strumentale, estremamente fuorviante e dolosamente contraria a Palazzo Crispi ed alla Città, anche di fronte all’ovvio. Ma andiamo avanti! Per ristabilire la verità assoluta che quindi non può essere, che una ed una sola, ripercorriamo i fatti.
Nei giorni scorsi ho inviato una nota ai giornali con la quale li informavo che la Giunta aveva approvato il “Programma di fuoriuscita dal bacino del precariato”.
Un adempimento chiesto dalla Regione ai Comuni “Per promuovere le procedure di contrattualizzazione a tempo indeterminato di tutti gli enti utilizzatori di lavoratori socialmente utili”, si legge letteralmente nella circolare dell’Assessorato Regionale della famiglia e delle politiche sociali e del lavoro. E la Giunta di Sant’Agata ha fatto il proprio dovere procedendo all’adempimento richiesto.
Tra l’altro precedentemente avevamo approvato la delibera “la delibera relativa alla Relazione sulle potenzialità assunzionali nel triennio 2016/2018 degli Enti locali che fruiscono dei contributi del fondo straordinario. Un adempimento fondamentale ai fini dell’erogazione del finanziamento del fondo del precariato.
Nella nota che ho inviato ai giornali ho anche scritto: “A questo punto la palla passa alla Regione. Non ci resta che attendere che da Palermo si completi l’iter perchè i nostri precari e le loro famiglie possano vedere finalmente premiate le loro antiche e legittime aspettative e non siano più costretti a guardare al futuro con preoccupazione ma con maggiore serenità”.
Tutto quindi chiaro e nessuna dichiarazione di stabilizzazione ma la consapevolezza di aver fatto il nostro dovere approvando la delibera e nella speranza che il problema dei lavoratori precari venga, una volta per tutte, risolto definitivamente da chi di competenza.
Ed allora, da parte dei giornalisti che invece di stare al di sopra delle parti come la deontologia imporrebbe, preferiscono essere controparte diretta, una nuova gaffes: una svista nella lettura di quanto scritto dal sindaco di Torrenova. O magari, anche in questa occasione si è trattato di un misero disegno per ingenerare equivoci e fraintendimenti tra i lettori e continuare a cospargere di fango il lavoro costante, responsabile, appassionato, portato avanti, giorno per giorno, dalla mia Amministrazione.
E infine, altro che abile strategia comunicativa! I proclami, i toni trionfalistici, approfittando della benevolenza di certa stampa, le parate che annunciavano la realizzazione di grandi opere, poi rivelatisi autentiche “bufale”, appartengono al passato e non certo dal 2013 in poi, data del mio insediamento, da quando abbiamo avuto modo di accertare che gran parte degli annunci e dei progetti sbandierati si sono rivelate autentiche truffe politiche in danno dei cittadini.
Un enorme sacco tristemente vuoto in cui la mia compagine ha dovuto inserire i contenuti, metterci le pezze: pareri, relazioni, delibere ed altri adempimenti senza i quali non sarebbe stato possibile ottenere alcun finanziamento e di conseguenza poter realizzare alcunchè.
Prima quindi, solo parate ed annunci! Noi preferiamo i fatti!
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