Carnevale 2021 il doni dei Carristi ai ragazzi del “Comprensivo” e le iniziative sotto il tema “Marionette, Maschere e Pupi Siciliani” volute dalla scuola
L’iniziativa dell’associazione dei carristi brolese, guidati da Tony Rifici ha colto nel segno.
Così, in sinergia con il dirigente scolastico Bruno Lorenzo Castrovinci, nei giorni scorsi sono stati omaggiati a tutti i ragazzi delle scuole brolesi coriandoli e maschere carnevalesche.
Un gesto, importante e significativo, che unisce e che fa ricordare la Festa. Un’azione importante come quella che i carristi – sotto l’input dell’assessore al turismo di Brolo, Nuccio Ricciardello – stanno effettuando, recuperando l’immagine – anzi il logo del carnevale brolese , quel “Broliandolo” disegnato al tempo Massimo Scaffidi che divenne il simbolo del rilancio del Grand Carnevale Brolese e che venne presentando nella sua prima edizione, quella in blu con Fargetta di Radio Dee Jay a far ballare tutti.
Ma tornando alla scuole.
Scrive il dirigente scolastico, parlando delle iniziative che la scuola sta portando avanti:
Nonostante l’emergenza sanitaria in atto e le ristrettezze del periodo, anche quest’anno è arrivato il periodo di Carnevale.
Certo quest’anno, non ci saranno le sfilate di carri allegorici, le serate danzanti, le feste in maschera e tutte le attività che caratterizzano questo periodo che precede il tempo della Quaresima Cristiana, con le sue rinunce, ma rimane giusto, per la scuola brolese, rammentare il senso della Festa e delle sue tradizioni.
Un tempo, il Carnevale e la maschera in particolare, dove tutto è concesso, in cui ci è consentito di rompere gli schemi. Per un breve periodo ognuno può trasformarsi in chi vuole, non esiste il ricco o il povero, il personaggio illustre o il semplice contadino ma si è tutti uguali, nascosti dietro un costume che, protetti dall’anonimato, ci consente di essere liberi dagli schemi sociali.
A Brolo, il Carnevale è sinonimo, come in altri paesi, di Carri Allegorici, che negli anni passati hanno animato la piccola cittadina, tra suoni, danze, sfilate, colori e perché no allegria.
Un tempo per socializzare certo, ma anche per conoscersi, emozionarsi, condividere momenti unici, liberandosi dalla quotidianità.
Ma anche il tempo della creatività, del fare, del costruire, del realizzare opere scultoree di cartapesta effimere, ma non per questo non significative per il tempo che i carristi gli hanno dedicato. Oppure prepararsi per delle danze coreografate con costumi sfavillanti e colorati.
In un anno in cui non è possibile realizzare nulla, neanche organizzare la più semplice delle feste, il Comprensivo di Brolo, che non si è mai arrestato, continuando le sue attività, ha proposto ai suoi studenti il compito di realtà di sistema, “Marionette, Maschere e Pupi Siciliani” ed è a questo tema che si aggancia la lodevole iniziativa dell’Associazione Carristi, che ha donato a tutti i bambini della scuola dell’infanzia e primaria, una maschera da decorare e colorare e un sacchetto di coriandoli.
Un modo per tenere viva la fiamma dello spirito del Carnevale, da parte di chi ogni anno vive questo momento con passione e impegno.
Un Carnevale diverso, quindi, ma sempre all’insegna della festa, dell’allegria e della creatività, con temi unici nel compito di realtà come la marionetta, ovvero quel personaggio privo di volontà propria, ma che esegue quella di un altro, di colui che tira le fila, il burattinaio appunto.
O i Pupi Siciliani, eroi inanimati senza tempo che prendono vita, dietro le mani abili di chi li guida, non marionette quindi, ma personaggi che ritornano da un tempo lontano per raccontare, per far riflettere e, perché no, anche sognare.
Infine la maschera, in un tempo di mascherine sembra il paradosso, eppure ancora una volta l’utilità di questo strumento si è rivelata proverbiale, in fondo quanti di noi hanno indossato la stessa per salvarsi dalle situazioni più disparate.
Un Carnevale diverso, quindi, ma non per questo meno interessante, almeno per gli studenti del Comprensivo, per gli altri certo un tempo straordinario che diventa ordinario in un mondo dove il tempo delle relazioni, dell’incontro, del conoscersi e, perché no, dell’innamorarsi sembra non esista più.
Il comunicato dell’associazione dei carristi di Brolo
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