CARNEVALE ECOCOMPATIBILE – Già sei comuni dei Nebrodi hanno detto no ai coriandoli di plastica
Cronaca, Cronaca Regionale, Fotonotizie, In evidenza

CARNEVALE ECOCOMPATIBILE – Già sei comuni dei Nebrodi hanno detto no ai coriandoli di plastica

A carnevale ci divertiamo senza inquinare! No all’uso dei coriandoli di plastica. L’iniziativa parte dall’impegno di Legambiente Nebrodi – Circolo Tiziano Granata 

 

Sarà un carnevale ecocompatibile per molti comuni costieri e non della zona nebroidea e limitrofi che hanno aderito ad un’iniziativa che sensibilizza i cittadini all’utilizzo dei classici coriandoli di carta piuttosto che quelli di plastica che ormai sono sempre più di moda.

A lanciare questo appello l’associazione ambientalista Legambiente Nebrodi – Circolo Tiziano Granata che, nei primi giorni di febbraio, ha inviato delle lettere ai sindaci dei comuni costieri esortandoli ad emanare delle ordinanze per il divieto di utilizzo di coriandoli di plastica.

I motivi sono molteplici. Il pianeta Terra sta diventando una vera e propria discarica. Un atteggiamento consumistico di beni usa e getta, cattive abitudini comportamentali, scarsa informazione e sensibilità verso tematiche ambientali generano seri e inarrestabili problemi di inquinamento globale. Anche il nostro mare e le nostre spiagge, lungo la costa tirrenica della provincia di Messina, non sono esenti dall’accumulo di rifiuti che rendono, oltre che sgradevole, spesso rischiosa la balneazione, per non contare i danni per flora e fauna marina che sono notevoli.

Cosa c’entrano quindi i coriandoli?

I coriandoli durante le manifestazioni carnascialesche lungo le strade cittadine finiscono inevitabilmente nei tombini. I tombini, raccogliendo acque piovane incanalano i flussi che riversano nei fiumi o torrenti più vicini immissari in un fiume più grande che sfocerà a mare. Quindi un conto è se vi finiscono coriandoli di carta che sono fatti di materiale naturale e hanno tempi di biodegradabilità che vanno (in base alla tipologia) da 2 a 6 settimane; un conto è se vi finiscono coriandoli di plastica che derivano da petrolio e metano e che hanno un tempo di degradazione naturale che va (in base alla tipologia di sostanze combinate) mediamente da 50 a 500 anni.

Nel frattempo i nostri “coriandoli-rifiuti”, che già arrivano piccoli per formato, si frammentano in parti più piccole e diventano falso cibo per i pesci e tutta la fauna marina che scambia per prede e  plancton questa plastica. Questi stessi pesci vengono mangiati dai volatili che li trasferiscono ai loro piccoli mentre li nutrono. Questi stessi pesci, se sopravvivono e non muoiono per complicanze dovute ad ingestione di materiale tossico, arrivano sulle nostre tavole. Non è stato dimostrato ad oggi una migrazione della plastica dallo stomaco ai tessuti che noi mangiamo. Ma di certo lo scenario descritto non fa ben sperare per il futuro del nostro pianeta che come sappiamo si basa spesso su equilibri di ecosistemi molto delicati e su una catena alimentare che giornalmente vengono letteralmente spazzati via provocando l’estinzione.

Ogni piccolo gesto, ogni piccolo contributo fatto da ogni singola persona può fare la differenza.

L’iniziativa della Legambiente Nebrodi – Circolo Tiziano Granata è stata accolta favorevolmente anche da simpatizzanti che hanno attivato una rete sul territorio contattando associazioni e cittadini di diversi comuni con lo scopo di far partire l’iniziativa dai cittadini stessi. Questi, hanno presentato  e protocollato al comune di appartenenza la letterina di Legambiente e diffuso poi tramite social la locandina fatta per sensibilizzare più persone possibili.

L’iniziativa ha preso forma su più aspetti molto importanti:

Il divieto da quest’anno in poi della vendita e dell’utilizzo dei coriandoli di plastica;

Creare rete tra i cittadini e le associazioni ed essere loro i protagonisti della cura e salvaguardia dei loro paesi e del loro mare;

Responsabilizzare i cittadini ad avere un rapporto propositivo con le amministrazioni locali in un contesto che promulga ormai la democrazia partecipativa.

I comuni che  hanno già emanato ordinanza sindacale sono (in ordine cronologico fino alle più recenti):

Comune di Caprileone

Comune di Brolo

Comune di Capo d’Orlando

Comune di Sant’Agata di Militello

Comune di Falcone

Comune di Acquedolci

Un ringraziamento va a tutti coloro che si sono resi disponibili e promotori dell’iniziativa portando il messaggio ai sindaci dei propri comuni:

Associazione socio-culturale Cresta per il Comune di Naso

Giuseppe Librizzi per il Comune di Piraino

Ranger International delegazione di Ucria

Arci “13 Ottobre” Raccuja

Pro Loco Sinagra

Pro Loco Acquedolci

Vincenzo Scarpinati per il Comune di Gioiosa Marea

TRE60lab San Marco D’Alunzio

Associazione PFM per il comune di Patti

Graziella Starvaggi per il Comune di Sant’Angelo di Brolo

Associazione naturalistica “I Nebrodi” per il Comune di Santo Stefano di Camastra

Circolo ANSPI per il Comune di Militello Rosmarino

“Sulle Tracce del Gattopardo” per il comune di Ficarra

Attendiamo nei prossimi giorni, causa tempi tecnici, le pubblicazioni dei comuni che hanno già aderito.

Lisa Francesca Bonasera

25 Febbraio 2019

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist