La “cannibalizzazione dei prezzi” mette a rischio posti di lavoro, professionalità, punti di assistenza e sicurezza che da sempre operano silla rete autostradale. Le compagnie petrolifere, avide di primeggiare le une sulle altre, si sono imbattute in una vera e propria guerra al ribasso, senza esclusione di colpi, che da una parte ha avvantaggiato il cliente ma dall’altra ha mandato in malora un settore che dava impiego a parecchie decine di migliaia di persone in Italia.Francesco Iarreara, da anni nel settore della gestione della vendita di carburanti, ha una sua ricetta. La reputa vincente. Punta sull’Associazionismo. E il 5 aprile chiama tutti i Gestori “sono sicuro che sarà un successo …”
“Da qualche anno a questa parte, con l’avvento degli impianti EASY, IPERSELF, POMPEBIANCHE, e compagnie pronte ad abbandonare il mercato Italiano (vedi la ESSO) si è avuta una netta cannibalizzazione dei litri che si vendevano in autostrada, a favore dei detti impianti e tutti situati nella rete ordinaria (fuori dall’autostrada).
Le compagnie petrolifere, avide di primeggiare le une sulle altre, si sono imbattute in una vera e propria guerra al ribasso, senza esclusione di colpi, che da una parte ha avvantaggiato il cliente ma dall’altra ha mandato in malora un settore che dava impiego a parecchie decine di migliaia di persone in Italia.
Il tutto, a detta delle compagnie, è causato dalle “royality” che le petrolifere sono obbligate a versare nelle casse delle Autostrade come indennità di Concessione, ma la situazione odierna è disperata.
Prendere l’autostrada oggi significa oltre che ad affrontare le precarie situazioni in cui versa il manto stradale, in alcuni casi degno di un paese sottoposto ad anni di bombardamenti, al vedere questi impianti una volta “chiamati impianti dalle uova d’oro” ridotti a cattedrali nel deserto, deteriorati, abbandonati, ed in molti casi chiusi, che danno l’idea, o la vaga impressione al viaggiatore di attraversare un paese che ha appena finito una guerra.
In questo clima tetro, e buio, sembra però apparire un bagliore di luce, a sentir parlare Francesco Iarrera, gestore della storica azienda F.LLI IARRERA snc che da più di quarant’anni gestisce l’ADS Tindari SUD a marchio ENI (quella col cane sull’impianto per intenderci), il peggio è passato, lui, un imprenditore che opera in più settori economici dell’interland, dal turismo alla ristorazione e naturalmente nei carburanti da anni sta conducendo una battaglia per risolvere definitivamente il problema, e ridar vita al passato splendore di cui godevano le ADS autostradali.
La sua ricetta, è basata, sulla forza dell’associativismo: “Ho sempre pensato, che lanciare un sasso è un atto vandalico, lanciare mille sassi è un’azione politica, da solo, tutte le mie lettere a Roma, le contestazioni ai Ministeri per lo sviluppo suonano come un’atto vandalico, ma mille lettere, mille contestazioni, mille denunce saranno di certo un’azione politica.
Il 05 aprile avremo la prima riunione dei “Volenterosi” e sono sicuro che sarà un successo …”
Francesco ci lascia per continuare il suo lavoro, intrattiene ogni cliente, ed ha una parola buona per ognuno di loro, si potrebbe definire un’ottimista che vende ottimismo, e lasciandoci ci dice che tiene a precisare, che la sua battaglia, non è fatta per aumentare i suoi guadagni, o per la salvezza dell’attività, è una battaglia nata per dimostrare a quei clienti, che nonostante la non competitività temporanea dei prezzi non lo hanno mai abbandonato, ed hanno permesso a sei famiglie di portare a casa lo stipendio, e ci annuncia di essere convinto che prima dell’estate avverrà l’allineamento dei prezzi almeno per l’ENI … non dimentichiamoci che parliamo dell’azienda di Enrico Mattei.
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