Controlli a tappeto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori”, hanno proceduto ad una massiccia attività di controllo del territorio nell’area nebroidea, e, in particolare, nei comuni di Caronia, San Fratello e Cesarò all’indomani dell’attentato al Presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci.Controllati numerosi casolari e attivati svariati posti di blocco lungo le strade principali e secondarie.
Ad essere impiegati, oltre ai Carabinieri delle Stazioni competenti, anche quelli del Reparto Operativo e dello Squadrone “Cacciatori” di Vibo Valentia specializzati nella ricerca dei latitanti e nei controlli in zone impervie.
E proprio durante uno di questi controlli che è stato tratto in arresto in flagranza di reato nel pomeriggio del 20 maggio, l’allevatore Musarra Giuseppe, nato a Sant’Agata di Militello (ME) il 30.07.1970 (ME), con diverse vicende giudiziarie alle spalle.
Il Musarra è accusato di detenzione illegale di armi e per ricettazione. L’arma, un fucile doppietta calibro 12, marca “Ruschetta” completo di munizionamento, è stata rinvenuta presso la sua Azienda agricola, occultata all’interno di un sacco di iuta, nascosto fra rottami di ferro.
Dopo ulteriori accertamenti, l’arma è risultata rubata a Caronia alla fine del 2011. Il fucile è stato sequestrato dai carabinieri mentre l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.
Secondo i carabinieri non c’è alcun elemento che metta in relazione l’arrestato con l’agguato al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci.
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