Non c’è stato riciclaggio.
Il tribunale del riesame ha accolto parzialmente le richieste avanzate dai difensori degli indagati e delle società L&A e GePa Srl. Per tutte le ipotesi di riciclaggio contestate, il sequestro è stato revocato. Per i Giudici messinesi rimane solo il fumus del delitto di sottrazione al pagamento delle imposte, somma equivalente a più di 4 milioni.
“La lettura del dispositivo depositato oggi, a due giorni dalla lunga camera di consiglio, nel corso della quale la difesa ha contestato punto su punto il decreto di sequestro, dice a chiare lettere che nessuna ipotesi di riciclaggio sussiste, in relazione alle somme detenute, sin dagli anni 70, in paesi esteri dal senatore Luigi Genovese, trasferite negli anni al figlio Francantonio e da questi rimpatriate – spiega l’avvocato Favazzo – Il Tribunale del Riesame ha accolto in pieno la tesi difensiva della insussistenza del delitto di riciclaggio contestato a tutti i miei assistiti, confermando il sequestro solo in relazione alle residue ipotesi di sottrazione al pagamento delle imposte – e concludendo il difensore – Due ed entrambi importanti, dunque, i risultati ottenuti in questa prima fase di contraddittorio: la esclusione delle condotte di riciclaggio e la drastica riduzione dell’ammontare del sequestro, da 16 a 4 milioni circa di euro. Dopo il deposito della motivazione, ricorreremo senz’altro in cassazione per vedere annullato, nella sua interezza, il provvedimento cautelare.”
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