CASO GIOELE – Resti compatibili…
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CASO GIOELE – Resti compatibili…

Pochi attimi fa portati via, in una bara, abbracciato dal padre del piccolo Gioele, “i resti di un bambino dalla presunta età di tre\quattro anni”

Si chiude un altro tragico capitolo di questo dramma familiare consumatosi a Caronia e divenuto un “fato mediatico” rimbalzato su tutte le Tv ed i Giornali nazionali.

Il procuratore Cavallo non si è voluto sbilanciare più di tanto, ha detto che sarebbero riconducibili ad un bambino di 3\4 anni i i resti umani che sono stati ritrovati dall’orlandino Pino Di Bello, un ex carabiniere che nella tarda mattinata di oggi ha fatto la scoperta intorno a circa 1km in linea d’aria dal ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi.

Secondo una prima ipotesi il corpo potrebbe essere stato trascinato lì da alcuni animali selvatici.
Sul posto, intorno alle 13.20, sono arrivati gli uomini della Polizia Scientifica, il medico legale, Elvira Ventura Spagnolo ed il Procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo, poi sono scesi i carabinieri del nucleo speciale dei “Cacciatori Sicilia” che è un’unità speciale, di stanza presso l’aeroporto Cosimo Di Palma di Sigonella,  creata per la ricerca dei grandi latitanti di Cosa Nostra , e quindi i vigili del fuoco che hanno portato, alla fine, nel pianoro dove si erano concentrati giornalisti, volontari, curiosi e forze dell’ordine, ma anche i parenti del bimbo, la bara con quel che resta di un bimbo.

Sarà ovviamente necessario l’esame del DNA per dare il volto “certo” ai resti e poi l’autopsia per saperne di più.

Alcune immagini della “battuta” di ricerca di stamani.

19 Agosto 2020

Autore:

redazione


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