Il Comune di Falcone ha inviato al proprio legale una nota con la quale comunica che lo stesso ha deciso di non costituirsi “parte civile” contro il giornalista messinese, reo per la precedente gestione amministrativa, di aver vilipeso con i suoi articoli, l’immagine del comune. Nella lettera inviata all’avvocato Rosa Ellena Alizzi, il sindaco Carmelo Paratone è esplicito: si condivide – anche se in parte – quanto affermato dal giornalista.
Quindi il sindaco Carmelo Paratore, e la sua nuova amministrazione, che all’epoca dei fatti era all’opposizione, non si costituirà parte civile nel processo che riprende a Messina dopo essere transitato da Patti il prossimo 7 aprile.
Lui – il sindaco – ora scrive all’avvocato, in parte condivide le tesi esposte nei suoi articoli da Antonio Mazzeo e quindi decide di tirarsi fuori da quel processo, che comunque vedrà comparire ugualmente di fronte ai giudici Mazzeo.
Infatti Antonio Mazzeo dovrà presentarsi tra un paio di giorni davanti al tribunale messinese, affrontando il processo attivato, ritrovandosi contrapposto alla “parte offesa” – l’ex Sindaco – anche se in istruttoria, per ben due volte, era stato chiesto il suo proscioglimento.
Questa non è una Pièce teatrale. Ma una delle tante storie di giustizia dove tra cavilli e procedimenti a volte si nega l’essenza del Diritto stesso.
Un caso emblematico che riguarda anche la libertà di stampa e l’uso della querela per bloccarne l’attività e la messa in discussione del diritto di cronaca.
La redazione di Scomunicando è ancora una volta vicina al collega Antonio Mazzeo e ripubblichiamo quanto scritto nel dicembre del 2015.
http://scomunicando.hopto.org/notizie/antonio-mazzeo-scomunicando-e-con-te/
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.