E’ un risultato di straordinaria importanza per il centro storico e per tutta la città di Brolo, dice il sindaco
Lo storico edificio, che fu anche la residenza della principessa Bianca Lancia, moglie dell’imperatore Federico II e madre di Manfredi Re di Sicilia, si compone della cortina muraria, di due portali di accesso, di un edificio a tre livelli, oggi appartiene alla famiglia Germanà.
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“E’ un risultato di straordinaria importanza per il centro storico e per tutta la città di Brolo che può rappresentare la svolta nella valorizzazione e nella progettualità turistica del nostro comune”.
Con queste parole il Sindaco di Brolo, on. Giuseppe Laccoto, commenta la decisione del governo regionale di acquisire al proprio patrimonio immobiliare il Castello di Brolo come bene di interesse storico-culturale.
“Ringrazio il Presidente della Regione Nello Musumeci e l’intero governo regionale per l’attenzione e la sensibilità mostrata nel riscontrare positivamente la mia esplicita richiesta – afferma ancora l’on. Laccoto – Il Castello simbolo storico di Brolo diventerà bene pubblico e si potrà così imprimere nuova linfa al processo di valorizzazione dell’intero centro storico già avviato da questa Amministrazione con iniziative culturali e grande richiamo.
E’ una strada lunga ma esaltante e che adesso segna un passaggio fondamentale lungo il percorso della rinascita turistica e culturale di tutta la nostra città”.
Un bene di interesse storico-culturale connesso al complesso immobiliare, ora bisognerà a garanzia della sua tutela e conservazione.
Lo storico edificio, che fu anche la residenza della principessa Bianca Lancia, moglie dell’imperatore Federico II e madre di Manfredi Re di Sicilia, si compone della cinta muraria, del portale di accesso, di un edificio a tre livelli sormontato dalla terrazza merlata, e un livello interrato, con un interessante scala a chiocciola applicata successivamente alla struttura. Nella sua corte\giardino ha un pozzo esagonale ed un caseggiato che si appoggia su resti di mura.
Con quest’acquisizione si rilancia l’idea del recupero urbano di tutto il centro storico, riabbracciando l’idea di tramutarlo in un grande paese albergo, ricco di locali e strutture dedicate all’accoglienza. Di fatto il futuro del paese e del suo sviluppo anche sotto il profilo occupazionale e commerciale. In quest’ottica da rilanciare e risolvere l’annoso problema dell’area “sottocastello”, dei collegamenti con la marina, dello sviluppo organico di tutto il complesso murario.