CASTELL’UMBERTO – Scoppia la pace nel primo consiglio comunale?
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CASTELL’UMBERTO – Scoppia la pace nel primo consiglio comunale?

SCOPPIA LA PACE NEL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE? SE SI IL PAESE RINGRAZIA.

 di Enzo Caputo

Se qualcuno si aspettava che l’ex sindaco Vincenzo Lionetto Civa (capogruppo di minoranza) si sarebbe presentato in Consiglio con in mano l’ascia di guerra è rimasto deluso.

Essa non solo è rimasta ben “sotterrata” ma ha ceduto il posto al calumet della pace. Dopo le formalità di rito e le dimissioni dell’assessore Antonio Giuseppe Catania Cucchiara, che ha consentito a Jamira Conti Papuzza, tra i non eletti, di sedere al banco dei consiglieri di maggioranza; Lionetto, dopo avere annunciato un’opposizione propositiva, ha addirittura dichiarato la disponibilità del gruppo di minoranza di votare quale presidente del Consiglio comunale, qualsiasi nominativo indicato dalla maggioranza.

“Il presidente del Consiglio ha un compito delicato – ha sostanzialmente detto- super partes e di garanzia per tutti i consiglieri quindi è giusto che la minoranza accetti democraticamente le indicazioni della maggioranza. Una mossa a sorpresa, ho l’espressione della quintessenza della politica a cui non si è più abituati?

Difficile al momento dirlo anche se i contenuti di buona parte della campagna elettorale di Lionetto, fanno pensare alla bontà della proposta. Di fatto però la richiesta non ha trovato sponda o forse, così formulata, non poteva trovarla. Stesso copione per la vice presidenza. In ogni modo il nuovo presidente del Consiglio è il consigliere di maggioranza Emanuela Conti Nibali con sei voti e quattro schede bianche così come per la sua vice Antonella Randazzo. E anche se la votazione è segreta, si può immaginare che le due cariche consiliari non abbiano votato, come prassi, se stesse.

Tuttavia la nuova presidente ha esordito sottolineando proprio che sarà super partes e la sindaca Veronica Maria Armeli, che ha colto l’occasione anche per un discorso di ampio respiro, si è dimostrata attenta alla disponibilità offerta dalla minoranza e non sarà certo ad incrinarla la differenza terminologica, seppur sostanziale, tra “collaborazione e confronto” usato, da Armeli il primo e da Lionetto il secondo. Sono ben altre le “scintille” che di solito fanno registrare i primi consigli comunali, freschi come sono di campagna elettorale. Queste premesse lasciano pensare che il bene del paese occupi, com’è giusto che sia, il primo posto e che la sacralità del civico consesso resti sempre una priorità. Nominati, in proseguo di seduta la commissione elettorale comunale e quella dei giudici popolari.

Componenti effettivi di maggioranza della commissione elettorale sono Carmelina Galati Rando con quattro voti e Angelo Simone Tranchita con tre, mentre per la minoranza Laura Raffaele con 3 voti. Supplenti di maggioranza sono Antonella Randazzo, quattro voti e Jamira Conti Papuzza tre voti, mentre per la minoranza Stefano Pruiti Ciarello con tre voti. Alla commissione giudici popolari vanno la consigliera di maggioranza Jamira Conti Papuzza con sette voti, per la minoranza, Stefano Pruiti Ciarello con tre voti. Intanto le solite voci ben informate danno quasi per certo che anche gli altri assessori potrebbero seguire l’esempio di Catania e dare così modo a tutti i componenti della lista di sedere in consiglio comunale.

15 Giugno 2023

Autore:

redazione


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