Non ha mezzi termini il sindaco torrenovese che pubblicato una nota sulla sua pagina social. Salvatore Castrovinci sfida il Premier Conte, contestando la lettura del nuovo decreto legge che sancisce le nuove misure restrittive per le festività natalizie.
Mi prendo totalmente la responsabilità di tutto ciò che sto per comunicarvi ,perché purtroppo ho la buona abitudine e il dovere di leggermi tutti i vari decreti.
Ieri, durante la conferenza stampa, il presidente Conte ha fatto una grande confusione facendo capire che nei giorni di zona rossa ci sia tutto chiuso(vi allego foto delle slide di Conte),purtroppo il presidente del consiglio non ha ben compreso che il nuovo decreto legge fa riferimento al dpcm del 3 dicembre dove sono previste le APERTURE PER TUTTE LE ATTIVITA’ dell’allegato 23 che allego in foto.
Ho già comunicato alle attività torrenovesi inserite nel suddetto allegato che possono RIMANERE APERTE, e di non tenere conto di quanto detto da Conte nella conferenza stampa di ieri e invito tutti a leggere il suddetto decreto legge.
Caro presidente del consiglio prima di firmare legga con attenzione e le consiglio di correggere le slide di ieri sera poiché creano soltanto confusione e incertezza tra i commercianti.
Buone feste
Considerato che dopo la conferenza stampa di Conte la confusione regna sovrana e viste le telefonate e i messaggi che sto ricevendo per chiarimenti in merito agli spostamenti nei giorni festivi, mi sembra doveroso dopo aver scritto ,nel precedente post, sulle aperture dei negozi comunicare e chiarire anche sugli spostamenti:
sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5 mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 km, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Durante i giorni compresi tra il 24 dicembre e il 6 gennaio e’ altresì consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22,nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
In pratica o zona rossa, o zona arancio, o 5.000 abitanti o 20.000 abitanti all’interno della regione si può uscire una volta al giorno verso un’abitazione privata.