Ha aperto i lavori il dr. Luciano Luciani, Presidente dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, che oltre a ringraziare i presenti, ha rivolto un particolare ringraziamento alla prof.ssa Giuseppina Battaglia, Dirigente Scolastico del Liceo Artistico Diego Bianca Amato di Cefalù e Vice Presidente del Forum delle Associazioni di Cefalù, per il contributo dato allorganizzazione delliniziativa.
Luciani, nel suo intervento introduttivo, illustra il percorso sin qui svolto citando i protagonisti che hanno permesso di avviare la candidatura dell’itinerario arabo-normanno nel patrimonio UNESCO; il prof. Franco Nocera, ex Assessore ai grandi eventi del Comune di Monreale, che ha pubblicato una produzione che raccoglie i siti musivi di Cefalù, Palermo e Monreale, il notevole apporto di Mons. Crispino Valenziano, componente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali, che si è battuto perché questa candidatura fosse non tanto valorizzata e portata avanti per il suo pregio artistico ma per il valore che questi beni rappresentano quale sintesi della cultura arabo-normanna con linfluenza di quella bizantina, e il sostegno della dr.ssa Adele Formino, ex Soprintendente ai Beni Culturali della Provincia di Palermo.
La spinta per Cefalù, evidenzia Luciani, è partita nel dicembre scorso con l’On.le Tonino Russo, Componente della VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione alla Camera dei Deputati, che allitinerario di 8 km, da Palermo a Monreale, ha lanciato lidea, con una risoluzione parlamentare, di aggiungere anche Cefalù, con il Duomo e il Chiostro. La proposta di candidatura così formata, dopo la visita di una delegazione della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e il voto della risoluzione parlamentare, è stata fatta propria dallAssessore Armao che lha presentata al Ministero dei Beni Culturali.
Luciani, spiegando i tre momenti fondamentali per la candidatura UNESCO (proposta, inserimento nella lista propositiva, dossier e piano di gestione dei beni candidati), riferisce come in pochi mesi ha preso corpo liniziativa, con linclusione dal mese di ottobre 2010 dei 10 siti di Cefalù, Monreale e Palermo nella lista propositiva italiana dei beni candidati a divenire patrimonio dellumanità e come sia ora necessario presentare nel migliore dei modi il dossier e il piano di gestione dei siti candidati, stipulando, altresì, una convenzione tra il Ministero, la Regione e le Amministrazioni locali, per dare attuazione alla proposta.
Dopo la partecipata manifestazione del 3 agosto scorso a Cefalù, presso il Teatro Arena Dafne, Luciani, il 16 agosto ha incontrato la dr.ssa Francesca Riccio al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la quale, raccomandando di non sollecitare eccessive pressioni allestero attraverso le comunità siciliane coinvolte per promuovere nei rispettivi Paesi la proposta di candidatura, ha suggerito di attivare iniziative mediate per non creare effetti non favorevoli. LIstituto Santi, dopo un incontro al Ministero degli Affari Esteri, che ha realizzato una mostra fotografica che illustra i 44 siti UNESCO italiani, divisi per regione, sta lavorando, dintesa con il suddetto Ministero che ha elaborato questa mostra fotografica, per valorizzare i siti siciliani, integrandoli con quelli di Palermo, Cefalù e Monreale inclusi nella lista propositiva, organizzando una prima manifestazione a Losanna, nel prossimo mese di aprile 2011, ove l’attuale Console Generale dItalia, Adolfo Barattolo, avendo prestato servizio presso lUfficio III, Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale e Scientifica al MAE, ha concorso significativamente negli anni scorsi alla realizzazione di tale mostra.
La candidatura dei 10 siti della provincia di Palermo, sottolinea infine Luciani, rappresenta una candidatura importante e significativa e il Comitato di cui oggi sarà avviata la costituzione non vuole essere sostitutivo di quello esistente o del nuovo Comitato che probabilmente sarà istituito dal nuovo Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, ma vuole includere più personaggi e istituzioni allinterno della sua compagine per essere effettivamente di concerto e supporto, in Italia e allestero, alle suddette candidature
Luciani conclude che occorre lavorare unitamente tra le Istituzioni e le forze politiche per raggiungere lambito risultato e a tal fine si adopererà per un lavoro congiunto od una eventuale fusione, con il Comitato scientifico istituito dal Comune di Palermo.
Interviene poi la Senatrice Simona Vicari, Componente della X Commissione permanente Industria, Commercio, Turismo al Senato della Repubblica, che ha sottolineato limportanza della partecipazione di soggetti sia pubblici che privati per il raggiungimento di tale obiettivo e come sia possibile fruire di numerosi finanziamenti per la gestione dei beni culturali costituenti patrimonio dellumanità.
La Senatrice Vicari, evidenzia, inoltre, come le difficoltà esistenti che vedono costituiti più Comitati, rappresentano un problema superabile per la nobiltà del fine che ci si prefigge di raggiungere e si augura una maggiore attenzione e presenza delle rappresentanze politiche e delle istituzioni locali; il prof. Maurizio Carta, Assessore al Centro storico del Comune di Palermo, riferisce che il vero impegno non finirà con il semplice riconoscimento da parte dellUNESCO; da quel momento in poi, una volta partiti, le azioni sociali, politiche ed economiche da intraprendere, non saranno facili da avviare.
Bisognerà chiedersi come trasferire il valore del territorio, insieme agli altri soggetti coinvolti, organizzando i servizi di accoglienza e gestione, come avviene in altri siti UNESCO e creando un piano di gestione integrato nei vari strumenti di programmazione territoriale. Lo stesso conformemente a quanto espresso dal dr. Luciani, condivide lopportunità di procedere al più presto ad una riunione congiunta tra i due Comitati per raccordarne lattività o per portarli a sintesi unitaria.
Il dr. Salvatore Burrafato, Sindaco di Termini Imerese, ringraziando lIstituto Santi per linvito ricevuto, ha ricordato la conseguente ricaduta positiva che il riconoscimento da parte dellUNESCO dellitinerario arabo normanno potrebbe avere su Termini Imerese, costituendo un prezioso triangolo, anche per la presenza delle acque termali nella Città; l’On.le Salvino Caputo, Presidente della Commissione III, Attività Produttive allAssemblea Regionale Siciliana e Vice Sindaco di Monreale, condivide i contenuti affrontati nellintervento del dr. Luciani, della Senatrice Vicari e del Prof. Carta evidenziando come si iniziò a lavorare su questo obiettivo, già nel 1996, quando era Sindaco di Monreale e la Senatrice Vicari Sindaco di Cefalù, con Adele Mormino Soprintendente, lavorano congiuntamente per inserire Monreale, Cefalù e Palermo nel percorso turistico arabo-normanno e come oggi quelliniziativa sia stata lantesignana di un auspicabile distretto turistico comune; lOn.le Tonino Russo, Componente VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione alla Camera dei Deputati, che ha evidenziato lottimo lavoro svolto dalla ex Sovrintendente Adele Mormino per raggiungere lobiettivo di entrare nella lista propositiva. L’On.le Russo ha affermato che il Comitato di sostegno istituito a giugno è freddo; si devono creare Comitati qualificati costruiti dal basso, coinvolgendo tutte le possibili componenti a livello territoriale, istituzionali e non, che lavorino ad un tavolo tecnico; non possiamo permetterci di fallire venendo meno questa logica.
Interviene, tra gli altri, il prof. arch. Carlo Monastra, Dirigente Scolastico del Liceo Artistico Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara di Palermo e Reggente del Liceo Artistico per il mosaico Mario D’Aleo di Monreale, che sottolinea come larte del mosaico nel periodo arabo-normanno si è diffusa in maniera concreta in Sicilia e come lIstituto Santi abbia opportunamente presentato progetti per lelaborazione e lavanzamento delle connesse tecniche; il prof. Taha Mattar, addetto culturale dellAmbasciata della Repubblica Araba di Egitto in Italia, ha posto in risalto come il Mediterraneo sia un ponte di collegamento tra la cultura araba e quella italiana e numerosi sono i progetti di cooperazione in campo culturale ed economico tra lItalia, l’Egitto e la Tunisia; il Sovrintendente ai Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Palermo, Gaetano Gullo, ha sottolineato che le divisioni non portano da nessuna parte e non si può sostenere la candidatura del percorso arabo-normanno allUNESCO, seguendo percorsi a ranghi sparsi. Il Comitato Scientifico deve essere unico, possono farsi comitati di sostegno o settore purchè abbiano una sede operativa ben definita. Inoltre, bisogna pensare al piano di gestione e di valorizzazione coinvolgendo lassociazionismo nella salvaguardia dei beni culturali ponendo come uno degli elementi principali il contributo della società civile.
Ha concluso i lavori larch. Francesca Riccio, Direttore Coordinatore Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha illustrato ai presenti le varie fasi che portano la candidatura di un sito ad essere patrimonio dell’Umanità, descrivendo limportanza di una accorta stesura del dossier e del piano di gestione dei beni.
Comunicato stampa a cura
dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi
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