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CEFALU’ – La relazione della Giunta per ripianare i conti

La presente relazione intende illustrare la situazione contabile dell’Ente, ponendo soprattutto l’accento sulla massa dei debiti fuori bilancio e sulle misure che questa Amministrazione propone per porre in essere una sana gestione finanziaria delle casse comunale e realizzare le indispensabili misure correttive, chieste dalla corte dei Conti, ai sensi dell’art. 6, comma 2 del D.Lgs. n. 149/2011, giusta Deliberazione n. 202/2012/PRSP del 19 luglio 2012, emessa a seguito dell’adunanza dell’11 luglio 2012.

Lo stato attuale delle casse del Comune di Cefalù, dipende da una ‘specificità ’ propria, ossia l’elevata mole di debiti fuori bilancio, cumulata nel tempo.

Il bilancio dell’esercizio 2012, come pure il triennale 2012 – 2013 – 2014, giunge alla fine di un iter propedeutico particolarissimo che ha impegnato gli uffici, la Giunta ed il Consiglio Comunale, ciascuno per quanto di competenza, a predisporre ed approvare un insieme di atti richiesti dalla magistratura contabile, che era indispensabile porre in essere prima di poter studiare le necessarie misure correttive da adottare.

La Sezione di Controllo della Corte dei Conti, avvalendosi dei più ampi poteri che le sono stati concessi dal legislatore, con Ordinanza n. 202/2012 del 11/07/2012, nell’ambito della procedura di cui all’art. 6, comma 2 del D.lgs. n. 149/2011, assegnava all’Ente il termine di 60 giorni per “adottare le misure correttive richieste ed ogni atto ad esse consequenziale”.

L’approvazione delle misure correttive è l’ultima fase di un percorso, del tutto particolare, che in poco più di 90 giorni ha caratterizzato l’adozione dei seguenti provvedimenti:

•la precisa ed analitica ricognizione dei residui attivi, secondo quanto stabilito dall’art. 228 del TUEL, con conseguente eliminazione dal Conto del Bilancio di tutte le posizioni creditorie che risultino inesistenti, di dubbia esigibilità o di difficile riscossione;

• la riderminazione del risultato di amministrazione con contestuale riapprovazione dei rendiconti degli esercizi 2008 e 2009, sulla base delle predette rettifiche contabili;

• l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2010, sulla base dell’avanzo di amministrazione rideterminato;

• la ricognizione e l’esatta quantificazione degli impegni di spesa, contabilmente assunti e in attesa di liquidazione, nonché dei debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento;

• l’adozione delle misure indispensabili per ristabilire gli equilibri di bilancio, anche in applicazione delle disposizioni degli articoli 193 e 194 del TUEL, assicurando, in particolare, la copertura delle spese correnti ed il tempestivo pagamento degli impegni assunti, il ripiano dei debiti fuori bilancio ed il rientro dall’anticipazione di tesoreria.

Dalle risultanze dei predetti atti è emersa la presenza di una massa debitoria, al 31/08/2012, pari ad euro 12.510.255,39. Inoltre, mediante la riapprovazione dei rendiconti di gestione degli anni 2008 e 2009 e l’approvazione dei rendiconti degli anni 2010 e 2011 si è proceduto alla verifica e alla cancellazione di residui attivi e passivi insussistenti. L’ammontare complessivo dei residui attivi cancellati è di euro 20.672.446,40, mentre l’ammontare complessivo dei residui passivi eliminati è pari ad euro 9.883.373,48.


Dal rendiconto dell’anno 2011, inoltre, si riscontra che il risultato di amministrazione al 31/12/2011 ammonta ad euro 20.309,79.

Sono questi i dati che l’Amministrazione ha posto alla base del piano di rientro dal debito, come necessario punto di partenza sul quale fondare una gestione dell’azione amministrativa che, oggi ancor di più, deve tenere in conto le importanti innovazioni che sono state introdotte dal legislatore circa i criteri che devono sorreggere un’azione volta al contenimento della spesa, al recupero dei crediti, al pagamento dei debiti, al raggiungimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità della gestione economica, intesa come migliore e più razionale utilizzo delle risorse umane e materiali dell’Ente.

Al fine di sintetizzare le principali aree di intervento e di illustrare, in maniera organica, le misure attraverso le quali conseguire gli obiettivi prefissati, nonché le misure richieste dalla Corte dei Conti, si esaminano di seguito le misure di correttive inserite nel bilancio annuale 2012 e nel pluriennale 2012, 2013, 2014:

Debiti fuori bilancio

Con la Deliberazione della Giunta Comunale, n. 135 del 03/09/2012 si è provveduto ad attuare una puntuale ricognizione dei debiti fuori bilancio, per quanto concerne sia quei debiti per i quali i responsabili dei competenti servizi avevano già avanzato la proposta di riconoscimento, in attesa di finanziamento, sia anche per quelli privi della proposta di riconoscimento.


Dalla predetta rilevazione è emerso che il totale dei debiti fuori bilancio, alla data del 31/08/2012, ammontava ad euro 12.510.255,39.

Occorre precisare, a tal proposito, che, di essi, ben 384.792,29 euro sono frutto di debiti derivanti dall’attività del Giudice dell’esecuzione e, pertanto, sono già stati liquidati dalla tesoreria comunale e, quindi, necessitano esclusivamente di una mera regolazione finanziaria, che non comporta alcuna refluenza sulla cassa.

Inoltre, così come richiesto dalla Corte dei Conti, con Delibera n. 3/2012, del 14/11/2012, si sta procedendo ad una ulteriore ricognizione, con la richiesta di ulteriori attestazioni, informazioni e documenti. Tale attività di monitoraggio, ancora in corso, sta permettendo di evidenziare una riduzione dell’ammontare complessivo anzidetto.

Al fine di ridurre l’ammontare dei debiti e di dover far fronte ad ulteriori oneri, derivanti da procedure esecutive, si sta procedendo alla liquidazione dei debiti frutto di sentenze esecutive, nelle more del formale riconoscimento, quale presa d’atto da parte del Consiglio Comunale. Il pagamento è reso possibile dall’utilizzo del 50% dei proventi derivanti da oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione, giusta direttiva del Sindaco del 03/07/2012, prot. n. 495/GAB.

E’ in atto, inoltre, una azione di interlocuzione con i principali creditori per concertare una rateizzazione dei crediti che eviti all’Ente di andare in contro al pagamento di ulteriori interessi.


Alla data odierna si è giunti all’accettazione del piano di interessi da parte di tre creditori, nei termini seguenti:

• Sorgenti Presidiana s.r.l.: rateizzazione del credito di € 1.200.000,00 in tre anni, con blocco degli interessi maturati alla data del 31/10/2012;

• Sentenza Forti Giovanna: rateizzazione del credito di € 226.779 in due anni; (2013/14)

• Sentenza Bonci Ecolina: rateizzazione del credito di € 394.169 in due anni; (2013/14)

Mutuo da richiedere alla Cassa Depositi e prestiti

Al fine di procedere al pagamento dei debiti derivanti da investimenti, si è proceduto ad inserire, nello schema di bilancio di previsione 2012, le somme relative all’accensione del mutuo che verrà richiesto alla Cassa Depositi e Prestiti a seguito dell’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, del bilancio di previsione del 2012 e dell’allegato bilancio pluriennale 2012/2014.Conseguentemente sarà effettuata la relativa transazione, per un importo di euro 1.552.000,00

Anticipazione di risorse finanziarie ai fini dell’estinzione dei debiti relativi alla gestione integrata dei rifiuti. Ex art. 19 comma 2 bis della legge regionale 8 aprile 2010, n. 9;

Con la Circolare n. 2 del 10 novembre 2012 l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità ha emanato le direttive per richiedere le anticipazioni, a valere sui capitoli del bilancio regionale U.P.B. 5.2.1.3.99 cap. 243311 e all’U.P.B.


7.3.1.3.2, al fine di garantire una più celere chiusura delle gestioni liquidatorie delle Società dei consorzi d’Ambito, enti di natura pubblica costituiti da enti locali e a cui è stato da questi trasferito l’esercizio di funzioni attinenti un servizio pubblico locale di rilevanza economica.

Attraverso l’attivazione delle procedure previste, dalla circolare sopra citata, al Comune di Cefalù sarà possibile accedere ad una anticipazione pari ad euro 1.609..947,52, pari all’ammontare dei debiti fuori bilancio nei confronti della Società d’ambito, da restituirsi mediante l’approvazione di un piano di rientro di durata non superiore alle venti annualità ( art. 45 l.r. 12/05/2012, n.11 e s.m.i.) con indiscutibili refluenze positive nell’ambito delle misure previste nel piano di rientro dal debito.

Finanziamento dei debiti fuori bilancio con mezzi di bilancio

Il piano di rientro prevede di far fronte alla copertura di parte dei debiti fuori bilancio anche con entrate proprie. Quest’ultime sono realizzate mediante le seguenti azioni:

a)destinazione vincolata del 50% degli oneri di urbanizzazione e costi di costruzione;

b)mezzi propri di bilancio frutto della riduzione delle entrate proprie, utilizzate per il pagamento dei mutui, finanziate in quota parte da una percentuale del 50% del fondo regionale per gli investimenti;


c)mezzi propri di bilancio per entrate straordinarie dal recupero dell’evasione tributaria.

Inoltre, il recupero dei proventi derivanti da morosità, la cui riscossione risultava insufficiente, per I.C.I., T.A.R.S.U., infrazioni al codice della strada, C.O.S.A.P., tariffe ed ogni altro tributo comunale, consente far fronte alla carenza di liquidità di cassa e concorre, in maniera significativa, al rientro dall’anticipazione di tesoreria.

In caso di mancato pagamento delle somme dovute, a fronte di ruoli coattivi, la procedura, già in fase di attuazione, prevede il ricorso a diffida e messa in mora e ingiunzione fiscale.


Sul fronte della spesa, nel bilancio di previsione del triennio, sono state previste esclusivamente le spese relative alle utenze, al funzionamento, ai servizi sociali obbligatori, al pagamento delle rate dei mutui, al consolidamento delle spese di personale, nei limiti previsti dalla legge, nonché la garanzia minima della manutenzione del patrimonio, la sicurezza sui luoghi di lavoro e i servizi pubblici essenziali per i cittadini.

Di contro sono state aumentate le entrate proprie, attraverso l’incremento delle aliquote I.M.U. sugli altri fabbricati ed aree edificabili, portata al 1,6%, l’aumento dell’addizionale I.R.P.E.F. allo 0,6%, la maggiorazione delle tariffe a domanda individuale, sino alla copertura del 36,4%.

Dal 2013, inoltre, è previsto l’aumento del canone di occupazione del suolo pubblico e degli oneri di urbanizzazione, nonché la riscossione dell’imposta di soggiorno, attraverso la modifica del Regolamento comunale.

I proventi che si prevede di incassare nel triennio 2012, 2013, 2014 dalle predette voci sono determinati nel modo seguente:

Anno 2012

– proventi da oneri di urbanizzazione € 650.000,00


– proventi da entrate straordinarie € 300.000,00
– totale € 950.000,00

Anno 2013

– proventi da oneri di urbanizzazione € 750.000,00


– proventi da entrate straordinarie € 300.000,00
– totale € 1.050.000,00

Anno 2014

– proventi da oneri di urbanizzazione € 750.000,00


– proventi da entrate straordinarie € 300.000,00
– totale € 1.050.000,00

Alienazione beni

Con deliberazione del Consiglio Comunale si provvederà alla modifica del Regolamento comunale per la vendita dei beni, al fine di prevedere clausole più favorevoli alla collocazione sul mercato immobiliare dei beni e conseguire, in tal modo, una maggiore redditività per l’Ente.

Nel piano di alienazione dei beni, già approvato dal Consiglio Comunale, sono stati inseriti beni altamente appetibili dal mercato, sia per il loro pregio e la centralissima ubicazione all’interno del centro storico, sia per la possibilità di sfruttamento ai fini di attività commerciali.

In particolare per il fabbricato di Corso Ruggero nn. 114,116 e 118 (attuale sede territoriale del Parco delle Madonie), stimato dall’U.T.E. in € 1.098.460,00 si procederà alla vendita in lotto unico, come da richiesta, all’Ente Parco delle Madonie, il quale ha già ottenuto i fondi necessari dall’accordo di programma con la Regione Siciliana, nell’ambito dei fondi PO – FERS, approvato con DDG n.860 del 17/11/2011.

Attraverso il piano di alienazione si prevede un incasso pari ad euro: 11.870.699,00

Il Consiglio Comunale verificherà entro sei mesi, dall’approvazione delle misure correttive, l’effettivo andamento del piano di alienazione dei beni. L’entrata correlata andrà a coprire l’estinzione di debiti fuori bilancio, con priorità per quelli di cui alla lettera a) dell’art. 194 TUEL, per un ammontare pari al valore realizzato dalla vendita.

Nel caso in cui il Consiglio Comunale dovesse constatare che, a causa della mancata o insufficiente alienazione dei beni, non si possa garantire l’estinzione dei debiti fuori bilancio correlati alla previsione di entrata, in tutto o in parte, avvierà la verifica delle condizioni per procedere alla dichiarazione di dissesto finanziario.

Il Piano delle misure correttive è composto anche da alcuni provvedimenti che sono già stati adottati dalla Giunta o dal Consiglio Comunale, ciascuno per le rispettive competenze

Schematicamente possono essere riassunti nei seguenti:

• Schema di programma triennale dei Lavori Pubblici 21012/2014- Deliberazione della Giunta Comunale n. 128 del 14.10.2012;

• Tassa rifiuti solidi urbani 2012, conferma- Deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 31.10.2012;
• Tariffe Servizi a domanda individuale anno 2012- Deliberazione del Consiglio Comunale n. 82 del 31.10.2012;
• Programma fabbisogno del personale – Deliberazione di Giunta Comunale n. 141 del 14.09.2012 ;
• Destinazione parte vincolata proventi per sanzioni codice della strada- Deliberazione di Giunta Comunale n. 195 del 20.11.2012;
• Verifica quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinare a residenza – Deliberazione di Giunta Comunale n. 164 del 18.10.2012;
• Piano di contenimento delle spese di cui all’art. 2 , commi 594 e 599, legge 244/07- Deliberazione della Giunta Comunale n.189 del 07.11.2012;
• Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari- Deliberazione del Consiglio Comunale n.88 del 12.11.2012;
• Regolamento I.M.U.- Deliberazione del Consilgio Comunale n. 77 del 30.10.2012;
• Determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’imposta municipale I.M.U. anno 2012- Deliberazione di Consiglio Comunale n. 78 del 30.10.2012;
• Modifica regolamento comunale per la variazione dell’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF anno 2012 – Deliberazione del Consiglio Comunale n. 80 del 31.10.2012;

Da quanto sopra esposto appare evidente che il piano delle misure correttive mira a porre in essere un programma di rientro che consenta di far fronte al pagamento della ingente mole dei debiti fuori bilancio, in maniera tale da evitare che si ricorra alla procedura del dissesto, la quale avrebbe conseguenze assai pesanti sul tessuto economico cittadino già gravemente provato dalla negativa congiuntura economica in atto.

Le misure proposte sono pienamente realizzabili nel triennio e si compongono di un mix frutto dei proventi derivanti da:

a) piano di vendita di parte del patrimonio disponibile del Comune;

b) Mutuo Cassa depositi e prestiti e anticipazione Regionale Ex art. 19 comma 2 bis della legge regionale 8 aprile 2010, n. 9;

c) Fondi propri (oneri di urbanizzazione, aumento aliquote e tariffe comunali, recupero crediti).

Il piano triennale delle misure proposte dall’Amministrazione Comunale è riassunto nel seguente prospetto:

ANNO 2012

-Proventi del mutuo (da accendere presso la Cassa depositi e Prestiti) euro 1.552.000,00

– Vendita immobile all’Ente Parco euro 1.098.460,00

– Incasso oneri di urbanizzazione euro 650.000,00

– Entrate straordinarie euro 300.000,00

– Totale euro 3.600.460,00

ANNO 2013

– Vendita immobili euro 3.000.000,00

– Incasso oneri di urbanizzazione euro 750.000,00

– Entrate straordinarie euro 300.000,00

– Anticipazione region euro 1.609.947,52

– Totale euro 5.659.947,52

ANNO 2014

– Vendita immobili euro 3.000.000,00

– Incasso oneri di urbanizzazione euro 750.000,00

– Entrate straordinarie euro 300.000,00

– Totale euro 4.050.000,00

Totale generale nel triennio euro 13.310.407,52

Il Sindaco

(Rosario Lapunzina)

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