CENSURE LIQUIDE – “La lezione dell’acqua”… a Brolo e se un Direttore non pubblica lo facciamo noi
Dal Palazzo, Istituzioni

CENSURE LIQUIDE – “La lezione dell’acqua”… a Brolo e se un Direttore non pubblica lo facciamo noi

A volo … l’opportunità offerta da “Oltre” che attenziona la problematica dell’acqua brolese di quest’estate ci da lo spunto per editare quanto “non accettato” da altri. Nessuna polemica, ma il piacere di leggerlo insieme.

 

Ovviamente l’articolo è datato con la breve aggiunta finale delle ultime decisioni del consiglio comunale, ma rimane sempre un testo di mesi addietro, che comunque ci permettere di ripercorrere quanto accaduto, ed essendo rivolto ad una platea distante da quella brolese, anche temporalmente, aveva un taglio non  informativo, relativo alla cronaca amministrativa, ma puntava a generare spunti di riflessione. Non trovandolo nè offensivo nè denigratorio nè crediamo avrebbe creato nocumento a quel giornale, rispettando la consapevole e libera volontà di non pubblicare… eccolo nel rispetto delle regole.

 

La lezione dell’acqua.

Da Brolo riguardando quanto è successo tanti spunti di riflessione

 

Ciò che rende il deserto bello è che da qualche parte nasconde un pozzo.
(Antoine de Saint-Exupery)

[il racconto di quanto accaduto]

Un’estate, quella appena passata, torrida. A Brolo ancor di più vista. La vicenda dell’acqua che ha “assetato” il paese, che ha trasformato il fiume delle polemiche in una palude di insulti, di rimbrotti, che ancor oggi ha rivoli fangosi, fatti di pompe da pagare, di solidarietà tra comuni per allacci a pozzi  che diventano “fonte” di interrogazioni consiliari; di vere e proprie emergenze pubbliche tamponate con “somme urgenze” per superiori pubblici interessi, hanno reso l’aria caldissimi ed i nervi dei cittadini a fior di pelle.

Ecco a Brolo è successo tutto questo.

Ma oggi, in maniera retroattiva, non è necessario raccontare i fatti nella loro cronaca, nella loro consecutività, né è consentito ad alcuno sorridere su malaugurate coincidenze – che non sono certamente colpa del “malocchio”-  che hanno acuito i disagi della gente.

Perché alla fine a pagar lo scotto di tutto e su tutti, sono stati i cittadini, con la fanghiglia che usciva dai rubinetti, la poco salubrità dell’acqua, i dubbi, reali o insinuati, sulla potabilità di questa, l’erogazione dettata dallo scandire dell’orologio, dal giorno e dalla notte. Abbiamo visto l’amministrazione comunale far fronte alle emergenze, spesso in maniera affannosa dovendo rincorrere gli eventi che si susseguivano freneticamente, senza tregua, ed un’opposizione che ne rimarcava i passi.

Sottolineiamo la professionalità di tecnici e operai, lì a lavorare per rendere l’emergenza in ordinaria gestione; le malevoli coincidenze di quadri elettrici che andavo in tilt, di pompe idrauliche appena acquistate che sprofondavano nel fango; di flussi d’acqua insufficienti a colmare i serbatoi per le secche estive delle sorgive.

[il gioco della politica locale]

Un gioco al massacro che ha alimentato comunicati e conferenze stampa e soprattutto le chiacchiere da marciapiede, creando malumori e disagi. Tutto finito, almeno al momento, anche se si lavora ancora per rimettere tutto in ordine e forse di polemiche ve ne saranno ancora, al momento di far i conti su quanto è costato tutto ciò, se si poteva evitar, far meglio.  Polemiche che hanno investito – proditoriamente – anche i media sull’opportunità di dire o non dire di quanto accadeva. Ma il fatto è fatto. L’acqua scorre, potabile, cristallina, sufficiente … andiamo avanti.

[le analisi postume]

Da ogni cosa è sempre bene passare all’analisi, a tirare le conclusioni, a mettere a frutto le esperienze. Primo fra tutti emerge la necessità, in una logica generale, che la prevenzione, la manutenzione, il saper guardar avanti è determinante per evitare di rimaner affogati nel fango, senza acqua. A Brolo da tempo, opposizione dopo opposizione ha rimarcato la precarietà dell’acquedotto, la vetustà dei serbatoi, la necessità dei controlli … Ora l’ultima emergenza ha detto che bisogna “prendere il toro per le corna”. Affrontare il problema, dare soluzioni.

Un ente pubblico deve avere amministratori che sappiano guardare avanti, funzionari e dipendenti capaci di mantenere in efficienza, come nel caso, acquedotti e impianti di sollevamento. Sempre. E questo forse non sarebbe accaduto.

[considerazioni]

Ogni comunità dovrebbe saper risparmiare il prezioso liquido, che è l’acqua, niente allacci abusivi, niente irrigazioni di orti e campi con l’acqua pubblica, niente improvvisi autolavaggi. Non centra nulla con quanto è accaduto a Brolo, ma così si evita comunque lo spreco.

Non sempre la polemica, le accuse, il “ve lo avevo detto”, o peggio “potevate pensarci prima”, con le colpe riversate su quelli di prima, quelli di dopo, quelli di oggi, o ancor peggio quelli di prima prima ancora, pagano.

Chi governa è il parafulmine di tutto, anche se la colpa sta in altri. Se si è voluta la bicicletta bisogna pedalare. Il cittadino vuole fatti, risposte, risultati,m certezze, anche se spesso costa caro darle, dirle, raccontarle. E soprattutto chiarezza anche su costi e procedure di acquisti e di lavori… per questo la trasparenza sta nell’acqua deve esserci anche negli atti. Per evitar inutili polemiche, per non “avvelenare i pozzi”.

[l’assessore]

E poi infine una considerazione va fatta, e siamo nel particolare brolese: il ruolo dell’assessore Nuccio Ricciardello.

Ci ha messo la faccia, non si è fatto selfie nei momenti di splendore, ha dato risposte puntuali sui social, anche quando non poteva, non doveva. Nei momenti difficili, in splendida solitudine, parlando con le  gente, rispondendo all’opposizione e diventandone bersaglio. Una sorta di innaturale di parafulmine, che con l’acqua a bagnargli i piedi, non è andato comunque in cortocircuito, svolgendo il ruolo da sparring partner, nel bene e nel male, prendendosi colpe, e non solo nell’emergenza dell’acqua estiva, anche non sue.

Non abbiano visto difese pubbliche, forse, anzi sicuramente, non ne aveva bisogno, ma noi una lancia in suo favore la spezziamo.

Lui, di fuori dei giudizi politici, c’era per tutti, ed è un bell’esempio di amministratore tra la gente.

[la parte finale con gli aggiornamenti]

Prima di andare in stampa, cristallizzammo la nuova situazione. Il comune di Brolo pagherà le spese di fornitura elettrica al comune di Piraino e il consiglio comunale ha riconosciuto quali debiti fuori bilancio i costi derivanti dai lavori per la realizzazione dei due nuovi pozzi, dando atto, all’assessore Ricciardello di aver agito in emergenza e per evitare disagi nella popolazione.

 

9 Gennaio 2020

Autore:

redazione


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