I consiglieri comunali di opposizione, esponenti del Circolo PD “Giorgio La Piraâ€Â, Marco Ceraolo e Ignazio Natoli, dopo l’arbitrario rifiuto di includere nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 24 febbraio 2010 un punto da loro presentato, hanno indirizzato allo stesso Presidente e al Sindaco, nonché per conoscenza al Segretario Comunale, alla Procura di Patti, all’Assessorato Regionale Enti Locali e alla Corte dei Conti di Palermo, una interrogazione al fine di ottenere tutte le spiegazioni possibili circa il Provvedimento Sindacale n° 11 del 8 febbraio 2010.
Tale Provvedimento Sindacale ha determinato di approvare la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi dell’art. 57 comma 6 del D.Lgs. n° 163/2006, col criterio dell’offerta più bassa ai sensi dell’art. 82 del medesimo D.Lgs., relativo all’affidamento degli incarichi professionali riguardanti:
1.   la progettazione definitiva ed esecutiva, compresi rilievi topografici e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione;
2.   lo studio geotecnico;
3.   lo studio geologico;
relativamente ai lavori di: “interventi per il miglioramento dell’assetto idrogeologico, mitigazione rischio area 013-5PI-050 ricadente a monte dell’abitato della frazione Gliacaâ€Â. ÂÂ
Il Provvedimento Sindacale giustifica l’incarico a consulenti esterni con l’indisponibilitàdi personale in organico avente professionalitàadeguata.
Per quanto riguarda l’estrema urgenza la medesima appare imputabile alla negligenza dell’Amministrazione incapace di approntare per tempo la necessaria progettazione.
Allo scopo di evitare la partecipazione possibile di tutti gli iscritti nell’elenco dei professionisti di fiducia ( oltre 170 ) si è provveduto a frazionare l’importo complessivo dell’opera, ( € 218.764,38 ) in lotti inferiori ai 100.000,00 euro ottenendo così di poter applicare la procedura negoziata.
L’attuazione di tale procedura sembrerebbe aver privilegiato parenti e affini del Responsabile del Procedimento e del figlio Assessore.
Quanto sopra nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori di esercitare il diritto-dovere di controllo degli atti amministrativi.
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