LETTERA APERTA
Illustrissimi Consiglieri Comunali di Messina,
le notizie degli ultimi mesi mi hanno fatto sentire la necessita di scrivervi, per sollevarvi quello che per me e per tutti gli abitanti delle zone del Tirone sta diventando un serio problema di sicurezza e vivibilità: “la validitàdel progetto STU-Tironeâ€Â.
Di fatto non può passare inosservata la posizione dei diversi comitati, nati per opporsi al mastodontico progetto, delle associazioni e del Consiglio della IV circoscrizione che ha gran voce hanno urlato il proprio dissenso verso un progetto di riqualificazione, che a dire dei sopra citati, necessitàdi opportuni emendamenti più rappresentativi delle esigenze pubbliche che di quelle private, per poter seriamente essere definito riqualificante per il Tirone.
Certo è che occorre, per capire le motivazioni che portano al suddetto progetto, comunque, ricercare le stesse in una gestione del territorio inefficiente in quanto improvvisata e pertanto, solo in quest’ottica il suddetto progetto risulta giustificabile per la carenza di senso della difesa del territorio da parte dei diversi Enti preposti.
Ciò premesso è da dire che lo svolgimento di tale funzione risponde a un chiaro obbligo di legge, in quanto la difesa e salvaguardia del territorio e dell’ambiente costituiscono un precetto che trova fondamento nel testo costituzionale e conseguentemente nell’ampia rubrica della legislazione di settore.
Da qui le mie personali perplessitàe quelle dei diversi cittadini abitanti nella cosiddetta zona del Tirone, nel comprendere se effettivamente esista o sia stato mai predisposto uno specifico studio comprovante le vulnerabilitàsismiche della zona con le dovute microzonizzazione dell’area interessata, e quindi i rischi a cui, l’edificazione di moderni santuari edilizi nell’attuale ipotesi progettuale esporebbe i cittadini messinesi.
Ancor più rilevante la suddetta preoccupazione, se rapportata al continuo smottamento della sovrastante collina di Montepiselli, fortemente compromessa dal punto di vista ambientale, come dimostrano gli articoli di stampa e gli interventi fatti in Consiglio Provinciale e di Quartiere dove si denunziava la particolare situazione di disagio giàdal 2004, con diversi problemi strutturali degli edifici nell’area tra via G. Sciva e Viale Italia, dovuti ai continui smottamenti e cedimenti del terreno, che addirittura hanno costretto, con la compromissione della staticitàdelle abitazioni, al picconamento di alcune strutture abitative.
Le perplessitàsi trasformano in paura, nel momento in cui si verifica che il Tirone rientra in categoria R4 (zona a grave rischio idrogeologico) come accertato dal PAI, con le conseguenze che questo tipo di progettazione ad alta cementificazione può provocare, su un territorio giàfortemente compromesso e mai opportunamente salvaguardato dalle diverse Amministrazioni Comunali che negli anni si sono susseguite.
Per quanto sopra nasce spontanea il seguente quesito che oggi ogni cittadino residente nella suddetta zona si pone:
“Come può una cittàche ancora piange le vittime di una tragedia climatica come quella del primo ottobre, decidere deliberatamente di non ascoltare i suggerimenti, le necessitàe le perplessitàdei propri cittadini, sacrificando il volere popolare e l’interesse pubblico al non più alto principio dell’emancipazione territoriale o presunta tale?â€Â.
Per quanto sopra, cari Colleghi, vi chiedo, essendo voi la vera espressione elettiva della volontàpopolare messinese, di chiarire e verificare quanto sopra esposto, al fine da poter garantire ai nostri concittadini il dovuto e costituzionalmente riconosciuto diritto al quieto vivere sociale e lavorativo.
Cordialità.
Messina lì, 15/01/2010
Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capogruppo M.P.A.
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