Quante volte nel corso della nostra vita abbiamo sentito il detto “che al danno si unisce la beffa”????
E’ quello che sta accadendo ai dipendenti del CUS Messina, da oramai 27 mesi senza stipendio, hanno subito il 16 marzo un ulteriore provvedimento sanzionatorio per aver dichiarato al 21° mese senza percepire alcuna spettanza, esattamente lo scorso gennaio, “ lo stato di agitazione con permanenza in servizio” in attesa che il CUSI Roma avesse ottemperato alla nomina di un commissario straordinario, in sostituzione del dimissionario Presidente Piero Jaci, che il 14 dicembre 2009 aveva lasciato senza guida la storica struttura sportiva messinese.
Bene, il commissario Cama, nominato anche grazie alle rimostranze degli sfortunati dipendenti, da subito ha deciso di entrare anche lui nella storia dei “DISASTRI GESTIONALI DEL CUS”, provvedendo come primo atto della sua attività commissariale, ad adottare un provvedimento sanzionatorio nei confronti dei “terribili dipendenti”, rei di aver osato lamentare con una “forma anomala di lotta sindacale”, garantendo la presenza lavorativa, ma rimanendo in stato di agitazione, l’assenza di una guida amministrativa nella disastrata società!
Tale provvedimento appare, a nostro avviso, adottato in maniera non conforme alle norme di condotta sindacale!!
La gestione Cama, purtroppo, si sta caratterizzando anche per la relatività con cui le strategie aziendali vengono comunicate ai dipendenti ed ai sindacati, con notizie incerte rispetto a politiche aziendali che, “incredibile ma vero”, premierebbero strategie comuni con l’Università degli studi di Messina, finalizzate a fare nuove assunzioni.
Il gruppo provinciale del MPA per primo nel 2009, chiese la nomina di un commissario straordinario nella struttura sportiva messinese, per tentare di porre rimedio alla sciagurata gestione amministrativa del passato, che purtroppo perdura tutt’oggi.
Con la stessa forza e la stessa vicinanza alle problematiche dei lavoratori, consci e rassegnati oramai della fossilizzazione della situazione gestionale della società, con il CUSI Roma e l’Università messinese che sembrerebbero pronti a fare nuove assunzioni, piuttosto che ad adottare politiche di salvaguardia per l’attuale personale, in parte licenziato ed in parte da 27 mesi senza stipendio, si richiede, a tutela degli impiegati e degli interessi pubblici legati alle attività del CUS, al Procuratore Capo della Repubblica di Messina ed al Direttore dell’ufficio provinciale del lavoro, l’attivazione degli opportuni iter di controllo giudiziario ed amministrativo sulla società sportiva messinese.
Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.P.A.