Continua a dare frutti il pattugliamento del territorio nebroideo operato incessantemente dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, soprattutto dopo il tentato attentato di qualche mese fa nei confronti del presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci.
Dopo l’arresto di due giovani incensurati sorpresi ad irrigare i primi di luglio le numerose piante di canapa indiana che avevano messo a dimora in un terreno di contrada Scaletta del comune di Cesarò, a finire in manette è stato questa volta il 40enne Salvo Germanà, agricoltore di Bronte e residente a Maniace, sorpreso a coltivare circa 500 piante di canapa indiana site in Contrada Cutò del Comune di Cesarò.
Nella serata di ieri, Salvo Germanà è stato sorpreso dai Carabinieri della Compagnia di S. Stefano di Camastra e dai Cacciatori di “Calabria”, mentre si prendeva cura della piantagione che, composta da arbusti alti fino a circa 2 metri, era stata realizzata in maniera tale da essere mimetizzata nella fitta vegetazione circostante e invisibile all’occhio dei comuni cittadini.
Ciò tuttavia, non è bastato ad ostacolare i militari dell’arma, che, individuata l’area e dopo averla circondata hanno proceduto all’arresto del 40enne, poi tradotto alla Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. Le piante sono state estirpate e inviate al RIS di Messina.
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