Accordo raggiunto questa mattina all’Ufficio provinciale del lavoro sulla vertenza Teseos che si trascinava da oltre sei mesi tra stipendi non pagati, promesse, proteste del personale, accordi raggiunti e poi di volta in volta saltati. Secondo quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali, e in particolare dalla Funzione pubblica della Cgil, la cooperativa si è impegnata a saldare entro il 14 giugno prossimo 4 delle 6 mensilità arretrate (gennaio e febbraio entro il 7 giugno e marzo e aprile entro il 14), entro la fine del mese prossimo tutti gli stipendi arretrati e a procedere a regime – pagando le retribuzioni mensilmente maturate – entro settembre. Contemporaneamente scatteranno gli ammortizzatori sociali in deroga, una cassa integrazione straordinaria che riguarderà tutto il personale- 121 lavoratori – e che comporterà per ciascuno una riduzione del 20% dell’orario di lavoro. “Per quanto riguarda l’accordo sugli arretrati e la tempistica nel pagamento possiamo ritenerci soddisfatti dal momento che sono state accolte tutte le nostre richieste- commenta la segretaria generale della Fp Cgil di Messina, Clara Crocè-. Resta però il nodo sull’estromissione da soci di 25 lavoratori per i quali la Cgil ha già adito il Tribunale del lavoro”. Una comunicazione quella relativa alla estromissione da soci fatta pervenire dalla Cooperativa Teseos nei giorni degli scioperi e delle proteste. “Una vera e propria ritorsione evidentemente diretta a limitare il diritto costituzionalmente garantito di sciopero e a intimidire gli altri lavoratori- spiega Crocè-. Atto in sé grave ma accentuato dal fatto che i 25 soci destinatari del provvedimento sono tra quelli che contribuirono di tasca propria a fondare la cooperativa”.
Per la Fp Cgil che questa mattina all’ufficio provinciale del lavoro oltre che da Clara Crocè era rappresentata da Isella Calì della segreteria provinciale della Cgil, la vertenza Teseos rischia di non concludersi oggi. Resta ancora in sospeso infatti la questione relativa all’accreditamento, promesso lo scorso febbraio dall’assessore regionale alla sanità Massimo Russo ma ancora non arrivato e la verifica circa il budget per la riabilitazione destinato alla provincia di Messina che rispetto alla vastità del territorio e alle domande dei cittadini appare insufficiente.
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