Paolo Libro è arrivato primo con una lettera in linguaggio ‘coding‘ scritta al se stesso del futuro
“Per me è stata una grande emozione conoscere Achille Lauro, un’artista dal rilevante spessore musicale, artistico e umano e sono molto molto soddisfatto perché la mia lettera lo ha colpito molto e commosso. Inizialmente, quando la mia professoressa Gisella Rinaldi ha creduto in me e mi ha spinto a partecipare al contest non avevo particolari aspettative, ma poi sono riuscito a vincere e così un sogno si è tramutato in realtà. Sono felice di essere riuscito ad esprimermi correttamente in linguaggio coding, tecnica appresa durante le ore di formazione in classe”. A dirlo lo studente Paolo Libro della classe 4D Costruzioni, Ambiente e Territorio dell’istituto I.I.S. “Verona Trento di Messina”, che è risultato vincitore del contest nazionale “Che Sarà – Achille Lauro nelle scuole”, promosso dallo stesso cantautore in collaborazione con H-FARM, Code.org e Amazon. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso la ‘Santeria’ di Milano, alla presenza del cantante e dei portavoce degli enti organizzatori. Ad accompagnare lo studente del Verona Trento il professore Fabio Sciva che lo segue quotidianamente nel suo percorso didattico. La vittoria ha permesso allo studente di incontrare il cantante in un meet&greet esclusivo e di ottenere un tablet e delle cuffie bluetooth, mentre la scuola riceverà in premio prodotti dedicati al supporto dell’istruzione dei propri studenti del valore di 15 mila euro.
Il concorso – come riporta il sito dell’organizzatore H-FARM- «nasce con l’obiettivo di ingaggiare le nuove generazioni sui temi del futuro, stimolandoli a misurarsi con aspettative e timori, e con la consapevolezza delle tante opportunità che oggi hanno a disposizione» chiedendo ai giovani partecipanti di «scrivere una lettera al proprio io del futuro per condividere obiettivi e progetti ma anche dubbi e incertezze», ribadendo l’importanza di credere in quello che si fa senza aver paura di sbagliare.
La “Lettera al Futuro” di Paolo, scritta anche nel linguaggio del “coding”, ha colpito la giuria, di cui faceva parte lo stesso Achille Lauro, che si è complimentato «per la bella lettera e la maturità che da essa traspare». Nel linguaggio coding, il testo si muove al tempo di musica con un’immagine come sfondo, in un’animazione molto piacevole. La lettera fa trasparire un sogno molto concreto da parte del giovane del Verona Trento che, differentemente da molti suoi coetanei che sognano di diventare youtuber o influencer, vede se stesso in futuro come insegnante perché spiega “così posso trasmettere tutto il mio essere e sapere agli altri”. L’assennatezza e i valori di questo ragazzo emergono quando nella lettera al suo io adulto quando sottolinea: “Prima di salutarti, voglio parlarti di un problema che ancora esiste nel mondo: la lotta per l’uguaglianza e la giustizia sociale. In questo momento, ci sono ancora molte persone che lottano per i loro diritti e che sono discriminate per motivi legati alla etnia, all’orientamento sessuale, alla religione e all’origine. Innocenti che vengono spesso privati del diritto fondamentale per eccellenza: il diritto alla vita! Spero quindi che tu nel futuro continuerai a lottare per la giustizia sociale e che possa essere un attivista per i diritti umani: solo combattendo in prima linea potrai cambiare le carte in tavola!”.