Certo, non ho fornito – scrive Mauro Aquino sulla sua pagina facebook – un bell’esempio e spero che i giovani, ai quali mi rivolgo, traggano giovamento da questa brutta storia. Io ho imparato la lezione…
A parlare è Mauro Aquino, sindaco di Patti, tra le mani il verbale con il quale la pattuglia dei carabinieri gli ha contestato di aver superato, alla prova dell’alcoltest, i limiti previsti dal codice della strada, e consapevole che per questo verrà cannibalizzato.
Ha postato, per quanto successo, le sue scuse sulla bacheca di facebook.
Una maniera rapida, diretta.
Lui usa questo mezzo per dialogare con i suoi concittadini.
Un mezzo “giovane” perchè alla fine sono loro ai quali si rivolge.
E scrive:
Una tempesta mediatica senza precedenti mi vede protagonista in queste ore…
Ero stato ad una festa tra avvocati con mia moglie ed altri colleghi… e ho bevuto due bicchieri di prosecco.
Non pensavo di aver superato il limite, ero tranquillo, non avrei mai azzardato la guida dell’auto se non mi fossi sentito a posto, avrei ceduto, responsabilmente, il volante a chi era in macchina con me.
Un tasso alcolemico di 0,82 g/l, appena superiore al limite fissato dal Codice della Strada.
Non voglio minimizzare quanto accaduto, che diventa ancor più grave avendo io un ruolo pubblico.
Un errore che non mi perdono.
E adesso pago, giustamente, come tutti.
Certo, non ho fornito un bell’esempio e spero che i giovani, ai quali mi rivolgo, traggano giovamento da questa brutta storia. Io ho imparato la lezione.
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