Oggi si conclude il 51° congresso della Società italiana di chirurgia d’urgenza e del trauma, Sicut
Giovedì 26 ottobre, all’Assemblea regionale siciliana, sala Mattarella, si è svolta la cerimonia inaugurale del 51° congresso della Società italiana di chirurgia d’urgenza e del trauma, Sicut, presieduta dal prof. Eugenio Cucinotta dell’Università di Messina, che riunisce al suo interno chirurgia d’urgenza ospedaliera e universitaria.
Gli incontri sono proseguiti all’NH Hotel, Foro Italico Umberto I, di Palermo.
Presidenti del congresso e responsabili scientifici Antonello Mirabella, direttore di Chirurgia d’urgenza a Villa Sofia e Gianfranco Cocorullo, direttore di Chirurgia d’urgenza del Policlinico di Palermo. Per informazioni: provider e segreteria Biba Group 091/527416.
I temi del 51° congresso della Società di Chirurgia d’urgenza e del trauma
Tra i temi del congresso dedicato alla chirurgia d’urgenza spontanea e traumatica, i “Cold case”, e cioè casi chirurgici di particolare impegno diagnostico e terapeutico, nonché di difficile soluzione e interpretazione, che saranno affrontati dal chirurgo di fama Piero Chirletti di Roma, e coinvolgeranno oltre agli esperti anche i giovani chirurghi, a cui è dedicata questa 51^ edizione. Tra gli altri argomenti, il protocollo Eras di dimissioni precoci, i sinistri stradali e sul lavoro, e le tecniche più aggiornate di traumatologia e il Damage control surgery e resuscitation. Sono tecniche di rianimazione e chirurgia addominale di salvataggio open abdomen che prendono le mosse dalla Marina militare americana che faceva le riparazioni alle navi, già in mare prima del rientro in porto, per evitare l’affondamento. Sono procedure che permettono di mettere intanto in salvo il paziente per poi procedere con le normali cure.
Il professore Gianfranco Cocorullo e il protocollo Eras
“In questo 51° congresso – commenta il prof. Gianfranco Cocorullo, – ampio spazio sarà dato a Eras, protocollo per le dimissioni precoci, pre, intra e post operatorio per la preparazione di un paziente ad un migliore decorso clinico e ad un precoce ritorno a casa dopo un intervento chirurgico, a vantaggio anche della struttura che lo ospita. Puntiamo alla più ampia introduzione e diffusione anche in urgenza – sottolinea – del programma che è già attuato in alcuni centri d’Italia con esiti molto positivi in regime di elezione. Si tratta di un progetto che impegnerà le strutture che lo adotteranno almeno un anno e mezzo prima dell’entrata in vigore a pieno regime”.
Il dott. Antonello Mirabella e la nuova Rete Trauma
“Abbiamo dedicato una sessione anche alla rilevanza sociale dei sinistri stradali che coinvolgono quasi sempre i giovani – afferma Antonello Mirabella, direttore di Chirurgia d’urgenza a Villa Sofia Mirabella –. I dati sono in aumento, nonostante si faccia prevenzione. Esiste però adesso una Rete trauma, che permette di intervenire già sul luogo dell’incidente, organizzata su un sistema di “hub e spoke”, e cioè dal luogo del sinistro agli ospedali di periferia, dove il paziente viene stabilizzato, e quindi al centro di riferimento di primo livello dove vengono concentrati i traumi più severi. In Italia funziona a macchia di leopardo, in alcune regioni già in modo efficace, portando notevoli vantaggi in termini di sopravvivenza e contenimento dei danni”.
L’ufficio stampa
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