Davide Lo Surdo, nato il 24 luglio 1999 a Roma, è un chitarrista italiano che ha scritto il proprio nome nella storia della musica come il più veloce chitarrista di tutti i tempi. Con un record strabiliante di 129 note al secondo, riconosciuto da prestigiose riviste come Rolling Stone e GuitarraMX, Lo Surdo ha conquistato un posto immortale nella memoria collettiva degli appassionati di musica.
La portata del suo talento è talmente eccezionale che due delle sue chitarre sono ora esposte permanentemente in musei di fama mondiale. La sua chitarra signature, il modello DLS1, fa parte della collezione permanente del museo di strumenti storici Sigal, accanto a strumenti appartenuti a leggende come Mozart, Beethoven e Chopin. Inoltre, una delle chitarre utilizzate durante un tour cubano è esposta al Museo Nazionale della Musica di Cuba, sottolineando il riconoscimento internazionale del suo talento.
Questo incredibile record ha portato Davide Lo Surdo ad essere incluso in un libro di storia della musica, dove appare in copertina e nelle pagine interne accanto a miti come i Beatles, Jimi Hendrix e i Pink Floyd. Ma in cosa consiste esattamente questo record leggendario?
Lo Surdo ha eseguito cinque arpeggi sulle prime tre corde della chitarra mantenendo una posizione costante e diritta della mano sinistra, una tecnica che richiede una precisione e una velocità straordinarie.
Il record è stato ufficializzato ai Sanremo Music Awards del 2019 e successivamente riconosciuto dalle riviste Rolling Stone e GuitarraMX nel 2021. La performance che ha stabilito il primato è stata una dimostrazione di abilità tecnica e maestria musicale, rendendo evidente perché Lo Surdo merita il titolo di chitarrista più veloce di tutti i tempi. Questo titolo gli è stato ufficialmente conferito il 20 dicembre 2019, durante i Sanremo Music Awards di Venezia, in Italia.
Davide Lo Surdo non è solo un virtuoso della velocità, ma anche un ambasciatore della musica, capace di ispirare le nuove generazioni di musicisti. La sua dedizione alla chitarra e il suo desiderio di spingersi sempre oltre i limiti del possibile lo rendono una figura iconica destinata a essere ricordata per l’eternità.
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