CIAO PINO – Maschera siciliana, pioniere della comicità
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CIAO PINO – Maschera siciliana, pioniere della comicità

Morto Pino Caruso, protagonista della comicità anni Settanta

 

Palermitano, con Franchi e Ingrassia e Lando Buzzanca, ha strappato un sorriso al pubblico di mamma RAI negli anni ‘70.
Pino Caruso è morto ieri nella sua casa romana, di lui resterà la leggerezza di un sorriso strappato con facilità, con la semplicità di una scuola comica mai volgare, saldamente ancorata nell’esperienza quotidiana.

Un curriculum zeppo d’esperienza per il comico siciliano che prende le mosse dal debutto drammatico al Teatro Piccolo di Palermo nel ’57 con Pirandello e il suo ‘Gioco delle parti’. I teatri siciliani e non solo, l’hanno visto spesso protagonista ma l’accredito presso il grande pubblico per Pino passa dal cabaret, dal Bagaglino di Roma fino a quando, nel 1968 la RAI pone sotto contratto col suo “diario siculo” inserito all’interno della fortunata trasmissione “Che domenica amici”. Tanta Tv, tanti compagni di viaggio, Pingitore, Castellacci e Pingitore, Ornella Vanoni, Milva, Arbore, Lionello e l’orlandino Vittorio Sindoni, per citarne qualcuno. Canzonissima, Portobello e Domenica In le trasmissioni più note dove Pino Caruso ha lasciato la sua impronta gioviale.

Anche il cinema tra le esperienze di Pino Caruso, l’esordio nel ’68 Il Musicarello e La più bella coppia del mondo. Significative poi le sue interpretazioni di don Camillo in Malizia, l’ironico commissario De Palma in La donna della domenica, sacerdote dalle spiccate doti umane ne La Matassa di Ficarra e Picone.

Un artista a tuttotondo, un curioso e ironico osservatore del tempo e delle sue contraddizioni.

Pino amava anche la poesia, ‘Il silenzio dell’ultima notte’ la sua raccolta, aforismi e saggistica, “Appartengo a una generazione che deve ancora nascere”, i suoi scritti catturarono l’attenzione di Enzo Biagi, sua la nota: “Scritto in un italiano sobrio ed elegante, questo libro è un piccolo capolavoro della letteratura italiana del Novecento.”

Ciao Pino, ci mancherà la tua ironia, anche la tua raffinata sicula malinconia.

8 Marzo 2019

Autore:

redazione


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