Per anni ha “condotto” la Pro Loco Brolese. Ha lottato fino alla fine, come era solito fare. In un libro, che non ha visto stampato, stava scrivendo la sua verità sulle vicende che, suo malgrado, l’avevano visto coinvolto.
Antonio aveva 68 anni, da tempo lottava contro una malattia, breve ma implacabile, che non gli ha dato campo.
Era il figlio di Don Paolino, il fratello di Vittoria, il marito di Maria, la maestra alla materna del comune brolese, e ora viveva a Capo d’Orlando, ma si sentiva ed era brolitato, e in questo spirito per decenni aveva diretto la vecchia Pro Loco brolese, organizzando manifestazioni, favorendo raccolte editoriali e mostre fotografiche.
Sanguigno di carattere, non le mandava mai a dire, ma rimaneva una persona schietta e disponibile. Da sempre aveva fatto il “ragioniere”, ed ora, sino alla fine, ha inseguito la ricerca della verità processuale nelle vicende che l’avevano coinvolto, non accettando mai verdetti frettolosi e teoremi insufficientemente convalidati.
Domande per le quali mai più ascolterà risposte. Ma il tempo, si sa, è sempre galantuomo.
I funerali si svolgeranno quest’oggi, alle 10, 00, nella Chiesa Madre di Brolo.
Lui lascia la moglie e i figli.
A noi piace ricordarlo, senza alcun giudizio, nel suo incedere veloce, a dirigere manifestazioni e programmare stagioni di spettacoli, a sorridere, a chiedere attenzioni per i luoghi, organizzando gite e raduni, con a fianco l’altro amico, Pippo Baudo, nella sede della vecchia Pro Loco di via Kennedy.
Rispetto.