Antonio Vezzari, conferma il suo talento di regista e fotografo. Al cineasta brolese è stato recentemente assegnato il prestigioso riconoscimento come Miglior Videoclip Musicale alla seconda edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Bracciano. Questo premio rappresenta un ulteriore traguardo nella carriera in continua ascesa di Vezzari, che sta dedicando tanto della sua vita all’arte visiva e cinematografica.
“Il disertore” vincente a Bracciano
Nato nel 1985, Antonio Vezzari ha coltivato la sua passione per le immagini sin dall’infanzia. Vezzari ha sviluppato una profonda connessione con la fotografia, utilizzandola come mezzo per esplorare le fragilità umane e raccontare storie che toccano il cuore del pubblico. La sua dedizione all’arte visiva lo ha portato a fondare il collettivo cinematografico “La Maladolescenza” insieme agli amici “di sempre”, dove hanno creato videoclip musicali e cortometraggi di grande impatto.
La svolta nella carriera di Antonio Vezzari è arrivata nel 2016, quando è stato selezionato da Reggio Cinema per partecipare a un laboratorio e co-diretto un cortometraggio collettivo intitolato “Cosa vedi”. Questo cortometraggio è stato presentato alla 73ª Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, mettendo in luce il talento e la creatività di Vezzari.
Negli anni successivi, Vezzari ha continuato a distinguersi nel mondo dell’arte visiva. Nel 2018, ha esposto a Milano le fotografie del progetto “Low Life”, che ha ricevuto ampi elogi dalla critica e dal pubblico. Nel 2020, durante il Milano Photofestival, ha presentato la sua seconda mostra personale intitolata “La città dei cani”, dimostrando la sua versatilità artistica.
Nel 2022, Antonio Vezzari ha partecipato alla mostra collettiva “Fotografie per Ferlinghetti” curata e organizzata da Letizia Battaglia presso il Centro Internazionale di Fotografia di Palermo. Inoltre, ha esposto le sue opere al Festival Corigliano Calabro Fotografia, consolidando la sua presenza nell’ambito dell’arte contemporanea e fotografica. Inoltre, ha esposto per una mostra collettiva al Festival Corigliano Calabro Fotografia, consolidando la sua presenza nell’ambito dell’arte contemporanea e fotografica
Oltre alla sua carriera di fotografo, Antonio Vezzari è anche un videomaker professionista e cineamatore. Dopo aver trascorso nove anni a Palermo, ha trasferito il suo talento a Milano nel 2017, dove ha continuato a crescere professionalmente. Ha frequentato corsi di formazione in Regia, ripresa cinematografica e televisiva, e fotografia, acquisendo una solida base teorica e pratica che ha applicato con successo nei suoi lavori come filmmaker.
Attualmente, Antonio Vezzari lavora come operatore di ripresa presso emittenti Tv nazionali, ed è il direttore della fotografia del collettivo e associazione “La Maladolescenza”. I suoi videoclip musicali e cortometraggi hanno ottenuto riconoscimenti in festival dedicati ai cortometraggi indipendenti e di genere.
Antonio Vezzari è noto per il suo amore per il cinema di genere, ritenendo che sia grazie a questo tipo di cinema che l’Italia è riuscita a far valere la sua forza nell’industria cinematografica mondiale.
il disertore
Il riconoscimento come Miglior Videoclip Musicale alla Mostra Internazionale del Cinema di Bracciano per il suo lavoro su “Il disertore” è un ulteriore attestato del talento e della dedizione di Antonio Vezzari al mondo dell’arte visiva e cinematografica che ampiamente merita tutti i plausi e gli onori che sta ricevendo. Un impegno costante destinato a raggiungere nuovi e straordinari successi.
Il Disertore è il videoclip della canzone del cantautore Turè Muschio, scritta insieme ai cantautori Tony Canto e Kaballá Pippo Rinaldi, e racconta la vicenda storica del poeta anarchico e pacifista Bruno Misefari, e del suo “Diario di un disertore” scritto dal Misefari durante la detenzione nel carcere di Zurigo per aver disertato la prima guerra mondiale. Canzone e video consegnano il messaggio ancora attuale, e oggi ancora più urgente, della diserzione, dell’antimilitarismo e della costruzione di un mondo senza armi.
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Lui si racconta così:
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sul premio ricevuto
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