E’ la storia di un’isola siciliana, di pescatori, quasi intatta.
Appena lambita dal turismo, che pure comincia a modificare comportamenti e mentalità degli isolani.
E al tempo stesso investita dagli arrivi dei clandestini, e dalla regola nuova del respingimento: la negazione stessa della cultura del mare, che obbliga al soccorso.
Una famiglia di pescatori con al centro un vecchio di grande autorità, una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale.
Tutti messi di fronte a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita.
Questa la trama del film “Terraferma” di Emanuele Crialese, già vincitore del Leone Speciale della Giuria e del premio Pasinetti alla Mostra di Venezia, che fa sognare l’oscar alla Sicilia.
Il film, scelto dalla commissione dell’Anica per rappresentare l’Italia nella corsa all’ambita statuetta, affronta mirabilmente lo scottante tema dell’immigrazione ed e’ il primo lungometraggio ad essere stato coprodotto dall’assessorato al Turismo.
“La Regione ha creduto nel progetto. Questa e’ la strada da seguire – dice l’assessore al Turismo Daniele Tranchida – anche perché la scuola siciliana c’è, e si vede.
E mi riferisco anche a quegli autori e registi che hanno scelto la nostra isola come terra d’adozione e da cui traggono l’ispirazione per la loro creatività”.
La pellicola ha battuto la concorrenza di “Habemus Papam”, suo vero rivale, e degli altri candidati al ruolo di portabandiera del nostro cinema ad Hollywood: “Corpo celeste” di Alice Rohrwacher, “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno, “Noi credevamo” di Mario Martone, “Notizie degli scavi” di Emidio Greco, “Tatanka” di Giuseppe Gagliardi e “Vallanzasca – Gli angeli del male” di Michele Placido.
“Non sto più nella pelle, sono davvero sorpreso”.
È il primo commento del regista Crialese, dopo aver avuto la notizia che il suo “Terraferma” è candidato dall’Italia alla selezione della cinquina per il miglior film straniero per l’Oscar.
Crialese ha ammesso di sperare in questa candidatura italiana.
“Non me lo aspettavo ma lo speravo, questo sì. Concorrevo con grandi film, quello di Martone ad esempio o quello di Moretti… Insomma ero in ottima compagnia”.
“Sono molto contento anche perché ‘Terraferma, rispetto agli altri miei film ha una certa semplicità, è essenziale”.
L’Academy sceglierà la cinquina il 25 gennaio 2012.
La cerimonia degli Oscar è prevista il 26 febbraio a Los Angeles.
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