I 10 consiglieri, non contenti della figuraccia consumata per aver copiato la mozione di sfiducia di un altro Comune, hanno rincarato la dose non ascoltando la voce della ragione. La nostra segretaria, prof.ssa Mariangela Gallo, infatti, aveva messo loro in guardia con una lettera diffida in autotutela, indirizzata al presidente del Consiglio Comunale. Invece di sbandierare un fantomatico ed inattendibile comunicato e pronunciare frasi diffamanti nei nostri confronti, certi personaggi avrebbero dovuto riflettere. Ora, non potrebbero dire, quindi, che non sapevano. Hanno agito sapendo. Ma chi pagherà, adesso, i danni materiali e morali procurati alla cittadinanza di Acquedolci?
Molti cittadini si chiedono perché è stata compiuta questa forzatura e si interrogano su questo cambiamento della direzione del vento regionale. Noi abbiamo un’ipotesi: il manovratore occulto dell’operazione si è reso conto che la ciurma non è saldamente unita e che la dipartita del Sindaco avrebbe spianato la strada ad altri notabili locali, che fanno riferimento ad un’altra cordata regionale. Nelle commedie, dopo il buco nell’acqua, ai burattini rimane soltanto l’amaro in bocca e lo spazio per litigare e accapigliarsi. Purtroppo non siamo in una commedia teatrale, ma nella dura realtàdi Acquedolci, dove centinaia di famiglie non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese ed è di loro che noi vogliamo che l’amministrazione della cittàe la politica vera tornino ad interessarsi.
Coordinamento Circolo PD “Giacomo Matteottiâ€Â
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