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CISL, FIT CISL MESSINA – Non c’è liquidità, Messinambiente non paga gli stipendi

Messinambiente, e’ nuovamente emergenza: nessuna data per il pagamento degli stipendi.
La Cisl: non si sciopera nell’immediato solo per senso di responsabilita’ nei confronti della citta’

“In condizioni normali, oggi sarebbe stato proclamato uno sciopero dei lavoratori di Messinambiente che avrebbe portato la città al collasso. E’ solo per senso di responsabilità nei confronti della città che, in questo delicato momento, si è deciso di non scioperare nell’immediato”. A lanciare l’allarme sul caso Messinambiente sono il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese e il segretario provinciale della Fit Cisl Enzo Testa che evidenziano il rischio di una emergenza per la raccolta dei rifiuti. Una denuncia che nasce a seguito dell’incontro tenutosi tra il direttore generale di Messinambiente e le Organizzazioni sindacali per le procedure di raffreddamento in merito al pagamento delle spettanze di settembre. La risposta dell’azienda (“Non vi è alcuna data certa per il pagamento delle spettanze perché non c’è liquidità”) è più di un campanello dall’allarme per i lavoratori e per i sindacati.
“Alcune considerazioni è necessario farle in questo momento particolarmente difficile per Messina – spiegano Genovese e Testa – Stiamo correndo il rischio che i cittadini e i lavoratori vengano utilizzati come grimaldello per risolvere disfunzioni e rimpalli sulla mancata programmazione finanziaria sul reale costo dei servizi. E’ indispensabile che il Sindaco di Messina, Ato e Messinambiente trovino le risorse economiche per garantire gli stipendi ai lavoratori e il servizio alla città. Reperimento dei soldi che deve essere fatto senza perdere ulteriore tempo. Infatti, il problema degli stipendi, nell’immediato, è per le spettanze di settembre, ma la mancanza di liquidità dell’azienda rischia di protrarsi anche nei mesi successivi, compromettendo il pagamento ai lavoratori anche degli emolumenti di ottobre, novembre e dicembre. Una situazione che non può essere tollerata. Inoltre, Messinambiente da un lato batte cassa ma dall’altro lato continua a mantenere lucrose esternalizzazioni di attività, conferimento in discarica, appalti di riparazione a ditte esterne per centinaia di migliaia di euro. Attività che potrebbero essere eseguite in house abbattendo notevolmente i costi e, quindi, garantendo maggiore liquidità all’azienda. Solitamente quando un’azienda è in crisi cerca di abbattere le spese, razionalizzandole. Quindi chiediamo che anche a Messinambiente vi sia una razionalizzazione vera delle spese per abbassare i costi di gestione e cercare di limitare al minimo le emergenze e i disagi ai lavoratori e alle loro famiglie”.

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