Metroferrovia: per Trenitalia a dicembre si chiude. La Cisl: denunciamo da mesi la necessita’ di integrare i servizi con quelli dell’atm, come avviene in tutte le grandi citta’
“Per noi la minaccia di interruzione del servizio di Metroferrovia da parte di Trenitalia non è affatto una novità. Lo avevamo denunciato sin dal 5 maggio, e poi ancora l’11 giugno, il 15 giugno e infine nello scorso settembre. Ma il Comune di Messina ha ritenuto non prestare attenzione a quanto questa Organizzazione Sindacale ha evidenziatoâ€Â. Il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese e il segretario provinciale della Fit Cisl Enzo Testa lanciano l’ennesimo atto d’accusa all’immobilismo di Palazzo Zanca e dell’Atm dopo le notizie di stampa sulla lettera formale che Trenitalia ha inviato al Comune di Messina preannunciando la chiusura del servizio di Metroferrovia. “A queste condizioni – sostengono Genovese e Testa – non può essere altrimenti. Trenitalia aveva manifestato la sua intenzione di testare il servizio in attesa di un collegamento sinergico a pettine tra i villaggi e le stazioni della Metroferrovia effettuato dai mezzi dell’Atm. Abbiamo chiesto più volte di instaurare un tavolo tecnico per l’istituzione di un biglietto unico integrato tra i mezzi pubblici urbani di Messina. Qualcosa che in tutte le altre cittàè una realtàed è facilmente attuabile, a Messina ne discutiamo e lo chiediamo da anni ma non si è mai fatto nullaâ€Â.
La Cisl e la Fit Cisl ritengono indispensabile una presa di posizione forte del Comune di Messina con la Regione Sicilia per l’inserimento del servizio di Metroferrovia all’interno del contratto di servizio del trasporto regionale. “E’ necessario battere i pugni a Palermo – affermano i segretari di Cisl e Fit Cisl – ma contemporaneamente occorrono comportamenti coerenti a Messina per non dare alcun alibi sulla mancata realizzazione del biglietto unico e del trasporto integrato tra bus, tram e Metroferrovia. In caso di sospensione del servizio, previsto per il 13 dicembre quando cambieràl’orario ferroviario, a pagare saranno i cittadini che non potranno utilizzare un servizio utile che consente agli abitanti della zona sud di arrivare in centro in tempi rapidi e senza appesantire il traffico urbanoâ€Â.
Per il Sindacato è indispensabile un cambio di rotta anche da parte dell’Atm. “Soprattutto progettuale – pensano Genovese e Testa – perché anziché internalizzare e razionalizzare le attivitàe i costi per dare piena occupazione a tutti i dipendenti, preferisce continuare a esternalizzare i servizi con costi aggiuntivi per centinaia di migliaia di euro. L’ultimo esempio è la fornitura dei biglietti del gratta&sosta ai punti venditaâ€Â.
La Cisl e la Fit Cisl chiedono al Sindaco Buzzanca di convocare immediatamente un incontro con l’ATM, Trenitalia e tutti gli attori interessati. “I tempi sono strettissimi e più passano i giorni più si rischia di perdere un servizio utile per la comunitàe costato decine di milioni di euroâ€Â.
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