Il Piano di Zona del Distretto socio sanitario Messina D26 restituito al mittente. I rilievi mossi dalla Cisl condivisi anche dall’Assessorato regionale
Il Piano di Zona del Distretto socio-sanitario Messina D26 per il triennio 2010-2012 è stato restituito al mittente. E’ quanto deciso oggi dall’Assessorato regionale della Famiglia e Politiche sociali dopo la riunione con il Gruppo Piano del Distretto convocata per chiarimenti sui contenuti e sulle procedure.
Alla riunione erano presenti la responsabile del dipartimento, dott.ssa Michela Bellomo, il dirigente coordinatore del Distretto, dr. Antonino Cama coadiuvato da due assistenti sociali e la segretaria provinciale della Cisl, Mariella Crisafulli.
Il Piano di Zona è il più importante documento per la programmazione dei servizi alla persona e definisce le politiche sociali e socio-sanitarie del territorio individuando prioritàdi intervento, modalitàorganizzative dei servizi e risorse finanziarie.
Tra i rilievi mossi dall’Assessorato vi è la mancanza di una coerente analisi di valutazione dei bisogni, una mappatura di tutti i servizi socio-sanitari presenti nel territorio, così come il Bilancio del Distretto carente delle attestazioni di impegno delle somme previste per il cofinanziamento pari a 3 euro per abitante che i Comuni facenti parte del Distretto devono integrare.
“L’intera progettualitàpresentata andràinteramente rivista – sostengono il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese e la componente della segreteria Mariella Crisafulli – infatti ciascuno dei progetti presentati che prevedono gli interventi da realizzare sul territorio, mediante l’affidamento dei servizi sociali e socio-sanitari, presenta delle difformitàrispetto a quanto previsto dalla Legge 328â€Â.
In particolare una delle azioni, giàfortemente criticata dalla Cisl, che riguarda il cosiddetto turismo sociale che prevedeva una crociera nel Mediterraneo per circa 600 persone tra anziani, minori e disabili, per un costo di 558mila euro, è stata rigettata poiché non se ne comprendono le finalitàsociali e socio-sanitarie ed è quindi ben lontana dallo spirito della legge in questione.
“Ribadiamo – proseguono Genovese e Crisafulli – che occorre una maggiore assunzione di responsabilitàsociale da parte di tutti i soggetti coinvolti, con trasparenza in merito agli obiettivi prefissati. È necessario un monitoraggio continuo in considerazione del veloce mutare delle condizioni sociali mirato a una conoscenza e a un approccio più puntuale dei bisogni che permetta di programmare i servizi in maniera coerente, articolata e diversificata. Rilanciamo la proposta di attivare un organo di controllo sui servizi erogati, sulla loro qualitàe sul grado di soddisfacimento dei cittadini e la predisposizione della Carta dei Servizi che vuol dire informazione e orientamento sui servizi offerti e potenziali, affinché i cittadini siano messi nelle migliori condizioni per scegliere quale, fra i servizi accreditati, risponda più adeguatamente ai propri bisogni e quali sono le modalitàdi accesso. Come Cisl – concludono – riteniamo sia indispensabile assicurare a tutti i cittadini livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi alla persona, diversificare e personalizzare gli interventi ed essere più vicini alle personeâ€Â.
“E’ ormai ineludibile – aggiunge Tonino Genovese – che tutta la materia dei Servizi Sociali alla parte debole della popolazione ha bisogno di un impegno straordinario delle amministrazioni, in particolare quella del comune di Messina. L’assistenza sociale è un pilastro fondamentale della civile convivenza di una comunitàa cui la politica non può più rispondere con superficialitào marginalitàâ€Â.
Comunicati Stampa
CISL MESSINA – Rigettato il Piano di Zona Distretto socio sanitario Messina D26
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