La scuola merita di piu’, sabato 31 ottobre a Roma la manifestazione nazionale della Cisl scuola contro i tagli della legge Gelmini. Presente anche la delegazione di Messina
Rivedere l’entitàe i tempi della manovra sulla scuola, ottenere risorse adeguate per il rinnovo contrattuale e contrastare la precarietàstabilizzando il lavoro. Sono questi i principali obiettivi della manifestazione nazionale indetta dalla Cisl e dalla Cisl Scuola che si svolgeràa Roma sabato 31 ottobre. Una manifestazione alla quale parteciperàanche una delegazione della Cisl Scuola di Messina .
“E’ un anno scolastico particolare partito in mezzo a mille difficoltàe problemi – spiega il segretario territoriale Laura Fleres – dovuti in buona parte ai tagli imposti dalla Riforma Gelmini che solo oggi cominciano a essere percepiti nella loro vera entità. Vi è una carenza di personale di tutti i profili professionali che comporta una difficoltàoggettiva a garantire il servizio scolastico degli anni precedenti. Scendiamo in piazza per cercare di ottenere, con la prossima Finanziaria, una rimodulazione degli interventi sulla Scuola giàavviati nonché l’attuazione del piano di assunzioni in ruolo, un rinnovo contrattuale triennale secondo le nuove regole con la verifica delle necessarie risorse finanziarie e la definizione del 2° livello di contrattazione, anch’esso con adeguate risorse finanziarieâ€Â.
La Cisl Scuola intende riafferma la propria identitàe le scelte fin qui operate a sostegno e tutela dei lavoratori, ai quali si aggiunge oggi una fitta schiera di ex-lavoratori, cosiddetti Precari, per i quali la Federazione Scuola della Cisl considera con attenzione le soluzioni proposte dal Governo e dalle Regioni, anche se non risolutive.
“Anche a Messina – spiega Laura Fleres – molte scuole hanno difficoltàa mantenere aperti i plessi di propria competenza a causa dei tagli dei posti di Collaboratore scolastico. Molti insegnanti di ruolo hanno dovuto subire un trasferimento obbligato in sedi molto distanti dalla propria, molte Istituzioni scolastiche funzionano solo nel turno antimeridiano per la mancata attivazione del Tempo Pieno e Prolungato. Nella nostra provincia sono rimasti a casa senza lavoroâ€Â.
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