“COLAPESCE – FLUSSO LUMINOSO” – A REGGIO CALABRIA
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“COLAPESCE – FLUSSO LUMINOSO” – A REGGIO CALABRIA

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Lunedì 1° giugno,  presso la libreria “Culture” di Vincenzo Caccamo a Reggio Calabria, in via Zaleuco 8, il Centro Internazionale Scrittori, C.I.S. della Calabria, presieduto dalla dott.ssa Lorely Rosita Borruto, ha presentato il progetto cinematografico “Colapesce – Flusso Luminoso”  di Antonello Irrera, che ne è l’ideatore ed il conduttore, e di Antonio Cattino, autore del racconto.
A relazione sono stati il prof. Giuseppe Restifo, ordinario di Storia moderna presso il Dipartimento di Scienze cognitive, della formazione e degli studi culturali dell’Università di Messina e la dott.ssa Elina Gugliuzzo, ricercatrice di Storia moderna presso l’Università telematica Pegaso di Napoli, che hanno illustrato il racconto di Antonio Cattino “Cola ‘U Pisci” – Nel mito di Colapesce –  ed il cortometraggio “Feedback-Colapesce – Flusso Luminoso” del regista  Antonello Irrera, che è stato proiettato per l’occasione.

Questo cortometraggio è stato fra i quattro premiati della rassegna cinematografica Salina Film Festival 2014.

Il racconto ed il cortometraggio sono alla base del progetto cinematografico e ne formano il soggetto.

Durante l’incontro, l’attrice Clara Russo ha interpretato dei brani del racconto di Antonio Cattino e reciteto alcune poesie dello stesso autore, in appendice al racconto.

Il progetto che comprende anche un video musicale, musicato da Gianluca Rando, con testi di Antonio Cattino e Maria Costa, ripercorre in chiave moderna e fantastica il mito di Colapesce, facendo emergere nella sua rielaborazione fiabesca un eroe positivo, esempio di abnegazione e generosità verso il suo popolo.

Colapesce, mosso dalla curiosità e pervaso da uno spiccato spirito di avventura intraprende un lungo viaggio che lo porta  oltre le Colonne d’Ercole alla ricerca di Atlantide, superando ogni sorta di difficoltà, scontrandosi ed uccidendo mostri spaventosi, conoscendo nuove genti e nuove terre.

Egli lotta contro feroci pirati, sconfiggendoli con l’ingegno, incontra il suo primo amore, Teti  la Titanide,che solo la bionda principessina Costanza, la figlia del Re, gli farà dimenticare.

Colapesce diventa eroe e campione dell’intero Stretto di Messina; la Fata Morgana e la Ninfa Peloria  sono le sue protettrici. Colapesce alla fine ritorna sulla sua spiaggia in riva allo Stretto. Egli riemerge per soccorrere dall’annegamento Nina, una maestrina di Torre Faro che gli ricorda la principessina Costanza, il suo antico amore.

Accade però che un movimento della colonna che lui si è offerto di sostenere, generi un terremoto, ciò lo induce a rituffarsi per raggiungere le profondità marine e Nina, come rapita da un sortilegio, lo segue.

fonte: Nuovo Soldo

 

 

4 Giugno 2015

Autore:

redazione


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