A.N.I.O.M.R.I.D., Istituto Nautico Caio Duilio ed Università celebrano il Giorno della Memoria come monito per accendere un faro sui pericoli dell’oggi
Celebrata dall’ A.N.I.O.M.R.I.D., Associazione nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati la giornata della memoria che ha visto protagonisti attivi , su piattaforma digitale google meet, gli studenti delle quinte classi dell’Istituto Tecnico Nautico Caio Duilio di Messina.
A coordinare e moderare l’incontro volto a commemorare le vittime dell’Olocausto, l’avv. Silvana Paratore consigliere nazionale A.N.I.O.M.R.I.D. che ha sostenuto come col passare degli anni e con l’esaurirsi di testimonianze dirette, diventa sempre più rilevante commemorare la Giornata della Memoria nelle scuole, “affinché il «non dimenticare» educhi le generazioni future all’eliminazione del pregiudizio ed ad una visione della vita piu’ inclusiva ed accogliente. La memoria quale mezzo di contrasto per la peggiore delle pandemie: l’odio e l’intolleranza. Un’occasione la giornata della memoria, ha ripetuto più volte la Paratore, per ricordare, ma anche per unirsi in una comunione emotiva e civile contro ogni forma di discriminazione.
Dopo i saluti istituzionali del pro-rettore prof. Giovanni Moschella che ha affermato come l’Università di Messina rinnova ogni anno il suo impegno nella celebrazione della Giornata della Memoria quale occasione di riflessione, dialogo e approfondimento su una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità, è intervenuto l’Uff. dott. Francesco Frazzetta , Presidente dell’Associazione nazionale insigniti dell’ordine al merito della repubblica italiana e decorati ANIOMRID,
Degno di attenzione il contributo della dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Nautico Caio Duilio di Messina prof.ssa Maria Schirò che ha affermato come educare alla solidarietà, al rispetto, all’accoglienza sono i valori che noi vogliamo oggi ricordare e tenere vivi nella formazione scolastica dei ragazzi che diventeranno cittadini del mondo perchè è proprio tra i banchi di scuola che si forma la coscienza e la consapevolezza dei giovani che si debbono confrontare con un mondo fatto di diversità e ricchezze culturali.
A porgere il saluto in rappresentanza del Questore di Messina, il Commissario Capo della Polizia di Stato dott. Salvatore Gulizia che ha posto l’accento sull’informare per formare sottolineando l’impegno della questura in iniziative di elevato valore umano, sociale e storico.
A seguire è intervenuta la prof.ssa Teresa Lazzaro referente del progetto Rimembranze dei bambini di Bullenhuser Damm che ha ricordato una storia densa di emozioni. Il 25 gennaio 2022 un’anziana signora si è fatta accompagnare al roseto di Bullenhuser Damm ad Amburgo per rendere vivo il ricordo dei venti bambini scelti da Mengele per gli esperimenti medici atti a scoprire il vaccino della tubercolosi. La signora che è tornata in Germania è stata ospite del Bundestag e sulle orme di Elie Wiesel e Shimon Perez ha raccontato la sua storia. Inge Auerbacher fu rinchiusa a Terezin dove contrasse la tubercolosi e fu trai i meno di cento bambini a tornare a vivere. A Terezin arrivarono quindicimila bambini.
Vivace il dibattito con gli studenti dell’istituto Nautico Caio Duilio che hanno posto varie domande scaturite da percorsi sul tema sviluppati in classe che hanno messo in evidenza la conoscenza tra i giovani studenti di un percorso di apprendimento mirato ad una prospettiva pedagogica finalizzata ad educare al rispetto delle differenze contro ogni forma di violenza e discriminazione.
Tra le riflessioni dei giovani studenti si annotano le seguenti ” Cosa farebbero bimbi e ragazzi vittime dell’olocausto se venisse data loro una nuova vita? sicuramente metterebbero da parte tutte le questioni più futili e vivrebbero a pieno la vita capendo che quel che conta è davvero essere felici….” “Cosa ce ne facciamo di questa memoria? ecco il nuovo 27 gennaio… e dopo mezzanotte tutto sarà un capitolo chiuso”. “Allora prima di rabbrividire rendiamoci conto che solo attraverso il ns, agire quotidiano si possono cambiare le cose; Auschwitz è li’ dietro l’angolo, nell’inferno dei regimi africani, nelle donne infibulate e negli orrori dei nostri tempi”; ” Se è successo vuole dire che può succedere ancora….” la speranza che possa nascere un segno nella società affinchè ciò non si possa ripetere di nuovo…. l’orrenda parola di queste parole è visibile nel bullismo e nelle discriminazioni che possono dare vita a nuove tragedie.
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