Si avvicina la data dell’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario.
Negli anni passati i Comitati sono sempre stati convocati a orari già decisi, salvo poi cercare di attuare modifiche, in maniera sempre difficoltosa e con conseguenze pesanti su tanti pendolari.
Considerato che sugli orari si basano gran parte delle scelte di tanti pendolari, costretti a sincronizzare orari di lavoro, di ritorno a casa, di vita, riteniamo necessario il rispetto dell’orario con la massima serietà e rigore e che certi sconvolgimenti vengano preventivamente concordati in modo da attenuare i disagi ai pendolari.
Chiediamo di chiarire immediatamente se ci saranno tagli, accorpamenti o altro, al numero di treni.
Chiediamo quindi un incontro preventivo in modo da studiare insieme le eventuali modifiche da apportare nel rispetto delle esigente ripetutamente espresse dai pendolari.
Inoltre chiediamo di capire cosa ci riserva il prossimo futuro, visti i tagli al trasporto pubblico già annunciati per il 2011.
In quanto membri del Patto Pendolari Italiani, sia a conoscenza che per esempio in Lombardia sono previsti aumenti tariffari tra il 15% e 35% in vigore da Gennaio 2011.
Aumenti quantificati tra i 90 e 400 euro annui a pendolare a seconda della tratta percorsa.
Ciò comporterà inevitabilmente un netto aumento delle auto in movimento, con le conseguenze facilmente immaginabili sul piano dell’inquinamento, della congestione e dell’incidentalità. Le sole emissioni aggiuntive annuali di Co2 sarebbero tra i 200 e i 500 milioni di chilogrammi.
A questo si aggiungerebbe una forte contrazione del numero di passeggeri e quindi sugli introiti.
Una ulteriore perdita di ricontrattazione delle aziende, che efficienti o no, cercheranno di alzare il prezzo, sottraendo ulteriori risorse costate lacrime e sangue ai pendolari, per cautelarsi dal probabile crollo dei passeggeri, che porterebbe a pesanti ripercussioni in termini di occupazione.
I dati lombardi sono un campanello di allarme per Noi.
Chiediamo quindi un incontro con l’Assessore Regionale ai Trasporti per capire cosa si profila per i pendolari siciliani, per programmare i nuovi orari insieme e per avere notizie dell’ormai famoso Contratto di servizio.
Chiediamo inoltre l’immediata attivazione dei servizi sostitutivi della metropolitana, in quanto pensiamo che il monitoraggio, da noi ritenuto inutile visti i dati forniti da Trenitalia, sia già andato oltre tempi accettabili per i tanti passeggeri.
Per il Patto Pendolari Italiani
Giacomo Fazio
Presidente Comitato Pendolari S.Agata-Palermo-Punta Raisi
Domenico Mastrolembo
Presidente Comitato per i Diritti Negati Bagheria
Irene Ridolfo
Comitato Pendolari S.Agata-Messina
Olga La Mantia
Comitato Pendolari Carini