COMMEMORAZIONI- A Graniti e Villafranca Tirrena per i combattenti e reduci della RSI

Oggi. Le manifestazioni a cura della Federazione Provinciale “Antonino Puglisi” di Messina e del Raggruppamento Nazionale Combattenti e Reduci R.S.I. e del Movimento Politico Culturale R.S.I. Continuità Ideale

Un appuntamento che ripete anno dopo anno

GIOVEDI’ 28 APRILE 2022

“Ricordiamo i caduti sul fronte dell’onore” scrivono sul manifesto i promotori dell’evento. Così la Federazione Provinciale “Antonino Puglisi” di Messina del
Raggruppamento Nazionale Combattenti e Reduci R.S.I. e il Movimento Politico Culturale R.S.I. Continuità Ideale, organizzano due momenti di
raccoglimento e di preghiera in ricordo del valore e del sacrificio dei combattenti delle FF.AA. della Repubblica Sociale Italiana.

il Programma

 Ore 12.00 – Cimitero di Graniti
Deposizione di una corona di alloro nella cappella Russo in ricordo dei
caduti della R.S.I.
 Ore 13.30 – Pranzo Sociale
Ristorante “Locanda del Pescatore” Via Calamaro 7, Villafranca Tirrena
 Ore 16.00 – Calvaruso di Villafranca Tirrena (dietro il Santuario Ecce Homo)
Deposizione di una corona di alloro al Sacrario dedicato alla G.N.R. Antonino Puglisi, infoibato dai partigiani titini proprio il 28 aprile del 1945, e a tutti i caduti della R.S.I.

Anche quest’anno, il 28 aprile commemorazione Caduti Rsi.

Le due commemorazioni, senza lustrini nè fanfare, solo qualche discorso, sarà anche l’occasione per un “incontro di famiglia” di una vecchia guarda politica ben distante e che non si riconosce nella “destra” attuale. Anzi ne prende le distanze. Un’occasione non prettamente nostalgica, ma necessaria -hanno sempre detto gli organizzatori – perchè serve a dare luce ad una delle pagine più tormentata della storigrafia italiana perchè “Oggi c’è chi dice che sono morti dalla parte sbagliata. Sono morti per un ideale, per il loro senso dell’Onore, nell’ora in cui si compiva il destino dell’Italia, sprezzanti dei pericoli, coraggiosi, coerenti, fanno parte della nostra Memoria ed è doveroso e importante commemorarli. Erano umani, troppo umani: così umani da scegliere idee, valori, schieramenti tali da porli controcorrente nelle scelte.

Oggi sarebbero stati definiti Ribelli?

Gli organizzatori rispondono: “Certamente sì: ribelli al disonore”.