Prendo spunto dai racconti di mia figlia, da poco rientrata da un viaggio d’istruzione a Londra, per fare delle brevi e personali riflessioni sul grande mondo della comunicazione in rete e non solo.
Strano accostamento il mio, vi chiederete, in realtà lo è… se non fosse che la diciassettenne in questione ha avuto modo di visitare gli uffici della famosa “Google”.
Sì, proprio gli ambienti dove tanta gente geniale lavora per il motore di ricerca più conosciuto al mondo.
L’entusiasmo di Marianna si amplificava quando descriveva i colori degli arredi, il confort delle poltrone, i pannelli e gli specchi.
Una delle sue frasi è stata: “Sembrava di essere in una scuola, non in uno studio di persone adulte.”
Ci siamo interrogate sulle motivazioni psicologiche che avranno spinto i proprietari di questa grande azienda ad offrire questo genere di spazi ai propri dipendenti e ci siamo risposte che le idee migliori per i progetti importanti saranno alimentate proprio dalla leggerezza dei colori dell’arcobaleno; che la genialità e la professionalità dei pubblicitari avranno bisogno di uno spazio dove si respiri un clima di serena armonia con i colleghi; che lavorare con piacere, soddisfazione, cordialità, che non significa essere esenti dal subire stress, migliora i risultati dello staff.
Insomma le risposte che ci siamo date sono state tante ed è stato inevitabile paragonare quello stile lavorativo al ‘nostro’.
Noi che lavoriamo nel mondo della comunicazione, anche attravreso i “piccoli” fogli che su internet diventano, attraverso una rete lilliput, strumenti di informazione incredibile.