– di Corrado Speziale –
Il pianista e compositore messinese, in questo periodo così difficile e surreale di generale isolamento in casa per l’emergenza Coronavirus, sta dando un prezioso contributo alle famiglie e agli appassionati di musica attraverso i sui concerti in streaming, dalla sua pagina Facebook, ogni pomeriggio alle 18,30. Mezz’ora al giorno in cui Giovanni Renzo intrattiene e delizia il pubblico con il suo splendido “Steinway”, accompagnando i brani che spaziano da composizioni proprie a standard del jazz e non solo, con racconti, aneddoti e spiegazioni che incuriosiscono e arricchiscono il pubblico. L’evento si “incastra” nei momenti quotidiani dei messinesi e di tutti gli appassionati che seguono il pianista da tutta Italia, tra le usuali “esibizioni” dai balconi di casa per sdrammatizzare il momento e regalare speranza, e i notiziari televisivi in cui si fa il punto sul Coronavirus.
Ore 18,00. Un’altra giornata è trascorsa in casa tra smart working – per chi ne sta avendo la preziosa possibilità – lezioni a distanza per studenti e insegnanti e quant’altro. Dai balconi della città, la gente, tanti giovani e famiglie insieme, cantano i brani della giornata, secondo indicazioni e spunti provenienti dal tam tam sui social: Azzurro, Nel blu dipinto di blu, Il cielo è sempre più blu, Il Mondo, etc…Classici che regalano speranza ed emozioni, ed in particolare danno sfogo alla mente e al cuore della gente rinchiusa in casa in tempo di Coronavirus, sotto lo slogan: “Ce la faremo. Andrà tutto bene”. A seguire, le attenzioni degli italiani e dei messinesi si rivolgono alla tv per la diretta della conferenza stampa dalla sede della Protezione civile: cifre, dati, tendenze dell’emergenza, raccomandazioni su come comportarsi per evitare i contagi, iniziative intraprese, parole. Tante. Un’altalena tra l’angoscia e la speranza. Momenti nei quali si dà fondo a tanta, tantissima pazienza.
Ma alle 18,30 per gli appassionati di musica da ascoltare tanto con le orecchie, tanto col cuore, dalla pagina Facebook di Giovanni Renzo, pianista e compositore raffinato, amante del jazz e dell’astronomia, nonché sperimentatore e ricercatore accurato, si apre un orizzonte straordinario: mezz’ora di musica e racconti per pianoforte. Anzi, due pianoforti, tra cui uno splendido Steinway & Sons dal suono nitido e penetrante, su cui ogni pianista realizza i propri sogni, che Giovanni Renzo con arte e sensibilità trasferisce su quella tastiera, per poi condividerne gli effetti con i propri appassionati. Il pianista messinese, partito in modo “cauto” lunedì 9 marzo, con un occhio sulla tastiera del piano e l’altro sul tablet con la sua pagina Facebook, sta proseguendo con successo i suoi appuntamenti con cadenza serale, ormai programmati, tanto da realizzare degli incontri fissi, un connubio imprescindibile tra la musica, la narrazione e il senso della solidarietà e dell’amicizia.
Valori che si percepiscono e si amplificano tra i commenti e i like, in mezzo a migliaia di visualizzazioni. Qui viene premiata la visione del mondo, propria, del musicista che si affaccia in video ogni sera nelle case, tra le famiglie, col suo pianoforte e le sue parole, intrattenendo gli appassionati e alleviando, per quanto possibile, le tensioni e le preoccupazioni in questo momento difficilissimo. E lo fa attraverso un impegno costante, un abbraccio virtuale dal sapore speciale, fondato su colonne portanti del buonsenso come la qualità, la semplicità e soprattutto, la gratuità.
Tutto iniziò il primo pomeriggio con “L’aria di giugno”, uno dei pezzi caratteristici di Giovanni Renzo, per poi proseguire con argomenti variegati e progetti passati e recenti, propri e di altri autori, più o meno noti, ancorché frutto di ricerche musicali che il compositore messinese sta portando avanti sull’argomento “pianoforte”, dalle sue origini alla contemporaneità, i cui esiti, in tempi normali, sono oggetto di interessanti incontri mensili a Messina nella saletta dell’associazione ARB.
“L’unica cosa che posso mettere a disposizione degli altri in questo difficile momento è la musica, il mio pianoforte. Spero che ciò possa mitigare la paura”. Le sue parole anticipano brani bellissimi, distribuiti in maniera ordinata in questi speciali “concerti” dal suo studio di via Grattone come “Incanto”, “Revery”, “La casa di legno”, le composizioni tratte da “La distanza della Luna”, “Tango”, “Il colore del Grano”, le “Variazioni su un tema da la Carmen di Bizet”, “Le Tempeste”, giusto per citarne alcuni. Tra questi, gli innesti, graditissimi, di standard del jazz tra cui “In A Sentimental Mood”, di Ellington, straordinariamente rivisitato, o brani d’autore dal Brasile dai grandi sentimenti, come “Eu sei que vou te amar”, firmato de Moraes – Jobim: uno splendido momento di poesia estratto dalla tastiera di un piano offerto ai propri estimatori, non solo virtuali. E ancora, le proposte di giovani pianisti contemporanei, come Alfonso Peduto o di “icone” storiche che Renzo apprezza particolarmente, come Erik Satie.
La novità legata alla professionalità. Domenica pomeriggio è il momento dei concerti nelle sale: ed ecco Giovanni Renzo esibirsi con il “Felt Piano”, dal suono soffice e intimo.
Attraverso questa speciale tecnica ricavata con una striscia di feltro adagiata all’interno del piano verticale, Renzo farà conoscere, tra gli altri, il giovane pianista islandese Ólafur Arnalds con il suo brano “Tomorrow’s Song”. Nel finale, un omaggio alla “platea”: in anteprima assoluta “Nocturne”, ultimissimo brano inciso dal pianista messinese che dal 28 marzo sarà disponibile su spotify.
Lunedì, tanto per mantenere il conto su questa speciale rassegna che resterà nella storia della musica messinese, è andato in rete l’ottavo concerto. Brani variegati per distendere la mezz’ora: prima dello standard “Au privave” di Parker, dall’anima blues, due di Michael Nyman, tratti da “The Piano Sings”. Il pianoforte canta, col cuore, come quello di Giovanni Renzo, che oggi tocca quota nove concerti in nove giorni.
Infatti, per il pianista messinese, di “positivo”, in questo momento di tamponi e mascherine, c’è la musica e tutto ciò che le gira intorno, come l’amicizia.